Morbillo, Iss: 1.627 casi nel 2019, il 46 per cento dei pazienti costretto al ricovero
L’86% dei casi non era vaccinato al momento del contagio. Il 31% dei pazienti (506) ha riportato almeno una complicanza, e la più frequente è stata la diarrea, seguita da epatite e cheratocongiuntivite
Dal primo gennaio al 31 dicembre 2019 sono stati segnalati in Italia 1.627 casi di morbillo,ovvero 1.054 in meno rispetto al 2018. Quasi il 46% è stato ricoverato in ospedale, il 25% si è rivolto al pronto soccorso e 62 casi hanno riguardato bimbi con meno di un anno di età. E'quanto si legge su Morbillo e Rosolia News, il bollettino del sistema di Sorveglianza Integrata coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità.
Tutte le Regioni hanno segnalato casi nel periodo considerato ma il 58% dei casi si è verificato in Lazio e Lombardia. L'86,2% dei casi era non vaccinato al momento del contagio e sono stati segnalati anche 96 casi tra operatori sanitari e 43 tra operatori scolastici. Il 31% dei pazienti (506) ha riportato almeno una complicanza, e la più frequente è stata la diarrea, seguita da epatite e cheratocongiuntivite. Il 5% dei casi ha sviluppato una polmonite e sono stati segnalati anche tre casi di encefalite(tra cui un bambino sotto l'anno di età) e un decesso per complicanze respiratorie del morbillo, in una persona adulta non vaccinata, con patologie concomitanti.
Oltre il 60% dei casi si è verificato in persone tra 15 e 39 anni di età. Tuttavia,l'incidenza più elevata si è verificata nella fascia 0-4 anni,in cui sono stati segnalati 174 casi, pari al 10%. Dall'inizio del 2013 sono stati segnalati 14.788 casi di morbillo, di cui: 2.270 nel 2013, 1.695 nel 2014, 256 nel 2015,862 nel 2016, 5.397 nel 2017 (anno del picco di contagi), 2.681 nel 2018 e 1.627 nel 2019. La diminuzione dei contagi, come si nota, è coincisa con l'introduzione dell'obbligo vaccinale, voluto dall'allora ministro della Salute Beatrice Lorenzin.