Continua il crollo degli smartphone LG: in tre anni persi oltre 3 miliardi di dollari

Negli ultimi tre anni il passivo operativo degli smartphone LG è rimasto alto, nonostante il ricambio della gamma smartphone e la focalizzazione sui prodotti per il 5G. La quota di mercato è al minimo storico.

Oltre 3 miliardi di dollari. Ecco a quanto ammonta il buco operativo che, dal 2016 a oggi, ha registrato la divisione Mobile Communications di LG. Da tempo gli smartphone della società sudcoreana faticano a tenere il passo commerciali di altri marchi, soprattutto della concorrenza cinese, e il segno "meno" sul bilancio è evidente.

Anche i ricavi sono in netto calo. Nel giro di due anni, le vendite degli smartphone LG sono praticamente dimezzati. Dai 10,52 miliardi di dollari del 2017 si è passati ai 5,07 miliardi del 2019. Il passivo operativo si è ridotto rispetto al miliardo di dollari in negativo del 2016 scendendo a 620 milioni l'anno successivo, ma da allora ha continuato ad aumentare.

Nel 2018 il passivo è stato di 700 milioni; l'anno scorso è salito a 858 milioni. In totale, dal 2016 la divisione mobile di LG ha generato un passivo operativo di 3,23 miliardi di dollari.

Secondo le stime di Counterpoint Research, nel 2019 LG ha avuto una quota di mercato del 2% con circa 29 milioni di unità distribuite in tutto il mondo. Nel 2018 era al 3%. La società sudcoreana è subito dietro a Lenovo (3%) e poco sopra a Realme.

Annunciando i risultati dell'anno fiscale 2018, LG specificò che per il 2019 la società avrebbe "spinto i prodotti e gli smartphone 5G" puntando su diversi fattori di forma e concentrandosi sui mercati chiave "dove il marchio LG rimane forte". Eppure, l'anno scorso ha portato notizie negative.

Per il 2020, LG proporrà un mantra molto simile. "La strategia mobile di LG nel 2020 si focalizzerà sull'introduzione di nuovi smartphone 5G di fascia media e premium e continuerà sull'impegno di ridurre i costi e aumentare l'efficienza" si legge nell'annuncio dei risultati fiscali 2019.

La strada 5G

La domanda sorge spontanea: perché nonostante questi risultati della divisione mobile, LG continua a produrre smartphone?

Per prima cosa, è anche - e forse soprattutto - questione di immagine. LG opera in tanti altri settori dell'elettronica di consumo: TV, condizionatori, lavatrici, frigoriferi. Avere uno smartphone a logo LG, quindi, diventa un elemento importante per continuare a mantenere un certo livello di caratura del marchio, anche se ciò significa dover sopportare un passivo operativo consistente e regolare: essere un colosso dell'elettronica non avere uno smartphone, specialmente se top di gamma, sarebbe un punto dolente.

Inoltre, LG sta scommettendo sull'avvento delle reti 5G, come se potessero formare nuovi equilibri commerciali. Non vuole farsi trovare impreparata, probabilmente auspicando che potrebbe agguantare una fetta cospicua di questo "sottomercato" degli smartphone. 

Le prime indicazioni, tuttavia, stanno dando ragione a Samsung e Huawei che, come suggeriscono le stime di terze parti, sono i due maggiori produttori di smartphone al mondo per unità distribuite. Molto probabilmente, insomma, per gli smartphone 5G rimarranno inalterati gli equilibri che ci sono oggi. Aspettando il primo iPhone 5G di Apple.

LG sta comunque lavorando per ridurre il passivo operativo registrato dalle vendite degli smartphone, il che potrebbe significare, come ha fatto Sony, la produzione di sempre meno dispositivi mobile.

LG è spinta soprattutto dagli elettrodomestici

Complessivamente, LG ha registrato un 2019 fiscale molto positivo: profitto operativo di 2,07 miliardi di dollari (in calo del 10% su base annua) e ricavi per 53 miliardi, anch'essi in calo rispetto al 2018, quando le vendite erano di 54,4 miliardi.

In particolare, sono gli elettrodomestici a sostenere LG. Nel 2019 hanno registrato un profitto operativo di 1,7 miliardi di dollari, "il più alto della storia" dell'azienda, e ricavi per 18,29 miliardi, in aumento dell'11%. LG ha specificato che il quarto trimestre 2019 è stato il miglior trimestre di sempre per i suoi elettrodomestici per vendite (3,92 miliardi di dollari) e profitto operativo (103,86 milioni), in particolare "per l'elevata domanda in Nord America ed Europa".

Bene anche la divisione Home Entertainment Company: ricavi stabili di 13,73 miliardi e profitto operativo di 833 milioni, in leggero calo.