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Coronavirus, allarme degli esperti: “A Wuhan possibili 190mila casi di contagio”

Sono due gli scenari emersi da due diversi studi sul fenomeno che hanno cercato di inquadrare gli scenari sull’evoluzione dell’epidemia da Coronavirus in Cina e in particolare nella città di Wuhan. Lo scenario più ottimista parla di decine di migliaia di casi, quello più pessimista di centinaia di migliaia di contagi.

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Prima che l’epidemia innescata dal Coronavirus nCoV possa essere debellata, in Cina si rischia di sforare anche i duecentomila casi di contagio, a questi numeri sono arrivati alcuni studi scientifici resi noti dalla rivista Nature che hanno tentato di calcolare gli scenari sull'evoluzione dell'epidemia in Cina e in particolare nella città di Wuhan, epicentro del contagio con migliaia di persone già colpite e decine di morti. Nel dettaglio sono due gli scenari emersi da due diversi studi sul fenomeno: il primo ipotizza un picco di 39mila casi a Wuhan, il secondo ben 190mila casi nella stessa metropoli messa in quarantena. Una forbice molto ampia dovuta purtroppo alla mancanza di dati esatti sui contagiati in Cina.

Lo scenario più ottimista è quello previsto dallo studio di MobsLab e coordinato dall'italiano Alessandro Vespignani, della Fondazione Isi di Torino e della Northeastern University di Boston. Secondo il report si va dai 9mila casi ai 52mila casi possibili. Lo studio infatti prende in considerazione  tre arre concentriche attorno alla città di Wuhan per fare una previsione. I casi dunque potrebbero essere fra 9.800 e 17.600 nella città con 10 milioni di abitanti; fra 19.200 e 34.800 nell'area metropolitana con 20 milioni di abitanti; e tra 28.600 a 52.000 nella provincia di Hubei dove risiedono 30 milioni di abitanti. Gli stessi ricercatori però segnalano “un grande numero di casi non diagnosticati" e che "è importante sottolineare che la mancanza di dati dettagliati sull'epidemia del virus 2019-nCoV rende i modelli molto soggetti alle assunzioni e alle limitazioni circa i dati e i parametri sui quali si basano”.

L’altro scenario più pessimista e ancora oggetto di valutazione da parte della comunità scientifica arriva dal gruppo di ricerca coordinato da Jonathan M. Read, dell'Università britannica di Lancaster, ed è pubblicato sul sito MedRxiv. In questo caso i ricercatori partono proprio dal presupposto che il numero delle infezioni sia decisamente maggiore rispetto a quello dichiarato e osservato. Di conseguenza nell'area di Wuhan i casi potrebbero aumentare anche a 190mila casi.