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Rubò il telefonino a un compagno di scuola durante l’ora di educazione fisica, condannato

Un anno di reclusione con pena sospesa all’ex studente per il furto commesso

Dodici mesi di reclusione e 300 euro di multa, oltre al pagamento delle spese processuali, per aver rubato il telefonino a un compagno di scuola.
A distanza di sei anni è arrivata la sentenza di condanna, in primo grado, per Y.A., oggi 26enne e all’epoca dei fatti studente dell’istituto superiore “Q. Sella” di Biella.
L’episodio risale infatti al dicembre del 2013, quando a un allievo del medesimo istituto venne sottratto il cellulare, lasciato in un apposito contenitore insieme ad altri telefoni prima dell’ora di educazione fisica.
Il Samsung Galaxy S3, che era stato acquistato di recente, venne ritrovato nel giro di pochi giorni, poco prima di Natale. Grazie ai sistemi d’allarme e geolocalizzazione, infatti, l’apparecchio fu rintracciato nell’abitazione del ragazzo successivamente finito sotto processo.
Nel corso delle indagini è emerso che anche lui, il giorno del furto, si trovava in palestra per una lezione di educazione fisica.
Nei giorni scorsi il giudice lo ha dunque ritenuto colpevole, condannandolo al minimo della pena, considerata l’aggravante di aver commesso il furto in un edificio pubblico.
La pena inflitta al 26enne, finora incensurato, è stata sospesa con la condizionale per cinque anni.