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(reuters)

la Repubblica

Istat, Pil in frenata: nel quarto trimestre -0,3%

I dati preliminari dell'istituto di statistica inferiori alle attese. Per l'intero 2019 crescita a +0,2%. È il calo trimestrale più forte dall'inizio del 2013. Per il 2020 dato acquisito a -0,2% Il grafico

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MILANO - L'economia italiana rallenta più del previsto. Secondo i dati preliminari diffusi oggi dall'Istat, il Pil nel quarto trimestre è calato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente restando invece invariato su base annua. Un dato inferiore alle attese degli analisti, che si aspettavano invece un dato invariato su base congiunturale (cioè sul trimestre precedente) e una crescita dello 0,3% su base tendenziale. Si tratta inoltre, per quanto riguarda il primo dato, del peggior calo trimestrale dall'inizio del 2013.

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Nel quarto trimestre del 2019, secondo la stima preliminare, la dinamica del Pil ha subito una battuta di arresto", scrive l'Istat nel commento ai dati. Il calo congiunturale dello 0,3%, si spiega, "ha interrotto la debole tendenza positiva prevalsa nell'arco dei quattro trimestri precedenti". La contrazione trimestre su trimestre, prosegue l'Istituto, "determina un abbassamento del tasso di crescita tendenziale del Pil, che scende a zero dallo 0,5% del trimestre precedente".

Con la stima diffusa oggi del Pil  (espresso in valori concatenati e corretto per il calendario e la stagionalità), si può tracciare anche un primo bilancio, sempre preliminare, per l'intero 2019. La crescita si attesterebbe allo 0,2% in netta frenata rispetto al +0,8% del 2018. Il dato però, ricorda l'Istat, va utilizzato solo come riferimento trattandosi di una prima indicazione sulla media annua, visto che il primo dato utile sulla crescita per l'intero anno verrà comunicata come sempre all'inizio di marzo.

Una crescita dello 0,2% nel 2019 era stata già anticipata dall'Istat a inizio dicembre nella nota mensile sull'andamento dell'economia e si allinea anche con quanto stimato dall'Ocse in autunno. Più prudenzialmente invece il governo, a settembre, nella nota di aggiornamento al Def aveva ipotizzato per l'anno appena chiuso una crescita dello 0,1%.

La brusca frenata in coda d'anno lascia poi una pesante eredità sul 2019. La crescita acquisita registrata dall'Istat per l'anno in corso, cioè il dato che si registrerebbe nel 2020 nel caso tutti i trimestri fossero fermi, è infatti pari allo 0,2%.