Ancona, tagliate 300 piante di visciole, al setaccio telecamere e testimoni
I titolari dell’azienda non si danno pace: "L’affetto che stiamo ricevendo ci permette di andare avanti"
by SARA FERRERISerra de' Conti (Ancona), 31 gennaio 2020 - Viscioleto del Cardinale distrutto, le indagini proseguono nel più stretto riserbo ma ascoltati testimoni, celle telefoniche e telecamere potrebbero fornire elementi utili a incastrare i responsabili. Luca e Giselle Cardinali, titolari dell’azienda che produce vino di visciola, grappa e anche prodotti dolciari a base della ciliegia selvatica non perdono le speranze.
"Chiunque possa aver visto qualcosa di strano si faccia avanti – lanciano l’appello su Facebook i titolari – non possiamo lasciare che così tanta cattiveria gratuita resti impunita". Luca, ancora incredulo per quanto successo tra lunedì e martedì mattina ha chiesto a tutte le persone che abitano o lavorano a ridosso del viscioleto tra Montecarotto e Serra de’ Conti. C’è chi ha riferito di aver sentito delle motoseghe lunedì pomeriggio attorno alle 17 ma non gli avrebbe dato peso. Altri hanno pensato alla potatura, fino a che qualcuno passando in auto non ha visto che tutte le piante di visciola che Luca e Giselle avevano piantato undici anni fa con il loro papà (scomparso e fondatore dell’azienda) erano decapitate. Un lavoro certosino che ha richiesto ore e più braccia.
Intanto è scattata la gara di solidarietà tra chi lancia la colletta e chi, come uno chef di Milano dedica alle cantine del Cardinale un dolce a base di visciola. "Abbiamo ricevuto centinaia di messaggi e di chiamate –spiegano Luca, Giselle e i loro due dipendenti Giulietta e Marco –. Così tanti amici e così tante proposte di aiuto, che ci hanno dato più forza per non mollare. Ci hanno davvero commosso. Oggi più che mai, sappiamo che non siamo soli, ed è importantissimo per riuscire a non mollare con la testa. Ci è crollato tutto addosso così velocemente che lo shock è stato forte. Ma sentire tutto questo amore, è fondamentale per tutti noi".
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