Coronavirus Roma, l’istituto Spallanzani: “Nessun contagio da casi di Roma, siamo quasi certi”
Il direttore scientifico dell”Istituto Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani’ ha chiarito che quasi certamente non ci saranno altri contagi a Roma dai due cinesi risultati positivi ieri sera al coronavirus. “Siamo quasi del tutto tranquilli che non ci siano stati altri contagi, i cittadini devono stare tranquilli”, ha dichiarato a Radio Capital Giuseppe Ippolito.
by Enrico TataIl direttore scientifico dell"Istituto Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani' ha chiarito che quasi certamente non ci saranno altri contagi a Roma dai due cinesi risultati positivi ieri sera al coronavirus. "Siamo quasi del tutto tranquilli che non ci siano stati altri contagi, i cittadini devono stare tranquilli", ha dichiarato a Radio Capital Giuseppe Ippolito. Questo perché, spiega, il rischio di trasmissione del virus si verifica con persone sintomatiche e appena i due turisti si sono sentiti male e hanno chiamato l'ambulanza sono state immediatamente attivate le procedure del caso. Tra l'altro, ha riferito anche il direttore del Grand Hotel Palatino, i due cinesi non sono entrati in contatto diretto con il personale dell'hotel. L'albergo romano è aperto e non c'è alcun pericolo, ha dichiarato questa mattina il responsabile.
L'incubazione può durare anche due settimane, ma nei giorni di latenza non si è contagiosi. I pazienti, tra l'altro, "sono in buone condizioni, si tratta di persone sostanzialmente giovani e con un quadro che è quello del seguito di una normale influenza. Non c'è una terapia specifica, si tratta di trattarli con sintomatici, esattamente come viene trattata l'influenza, soprattutto antipiretici, e tenerli isolati qualche giorno assistenti da personale eccezionale con le misure adeguate".
Le raccomandazioni: "Utilizzare stesse precauzioni per la normale influenza"
Ippolito ha raccomandato "le stesse misure di prevenzione per la normale influenza. Ad esempio, lavarsi le mani quando si entra in contatto con persone con sintomi respiratori. E consultare i siti internet ufficiali, ci sono troppi parolai e venditori di frottole".