https://a.mytrend.it/prp/2020/01/826884/o.549266.jpg

Focus sulla ripresa degli utili

Attualmente l’attenzione generale è focalizzata sul coronavirus, che avrà con ogni probabilità un impatto di breve termine, seppur indubbiamente tragico.

by

Stefan Rondorf, Senior Investment Strategist, Global Economics & Strategy di Allianz Global Investors, spiega che attualmente l’attenzione generale è focalizzata sul coronavirus, che avrà con ogni probabilità un impatto di breve termine, seppur indubbiamente tragico. Stefan Rondorf crede tuttavia che gli investitori non debbano perdere di vista fattori fondamentali come gli utili societari. Nel 2019, mentre la maggior parte delle quotazioni azionarie è salita alle stelle, gli utili in diverse economie avanzate hanno registrato una situazione di stallo o al massimo un lieve rialzo. Il rapporto prezzo/utili (P/E) è quindi aumentato; al momento, il P/E a 12 mesi per l’indice globale MSCI World è pari a 17. Negli ultimi 20 anni si è mediamente attestato solo a circa 15,4.

Benché non sia insolito che i prezzi delle azioni aumentino prima degli utili, questo fenomeno si verifica soprattutto all’inizio di un ciclo economico, quando gli investitori dei mercati azionari prevedono una forte ripresa sul fronte della crescita e degli utili. Per assistere ad un miglioramento degli utili effettivi sono necessari diversi trimestri. Che cosa comporta tale situazione nel contesto attuale? Sembra che gli investitori azionari abbiano superato i timori di recessione di un anno fa e attendano una nuova accelerazione della crescita economica e degli utili, nonostante il ciclo sia in fase avanzata.

Speranze non del tutto infondate, come conferma la ripresa di diversi indicatori anticipatori (si veda il Grafico della settimana). Tuttavia, il rialzo dei prezzi sembra essere andato oltre la prudente risalita degli indicatori economici, mentre sul fronte degli utili prevale ancora la consueta tendenza a rivedere le stime al ribasso. Questa situazione aumenta la vulnerabilità del mercato azionario, come si è visto con il “cigno nero” della settimana scorsa, l’epidemia del coronavirus.