3G: TIM, Vodafone ed Iliad con il 5G dicono addio alla rete

Gli operatori telefonici sono decisi più che mai nella scelta di spegnere il 3G per sempre. A contrattare sono TIM, Wind, Tre, Vodafone ed Iliad.

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Si sta valutando lo switch-off del 3G. Con tale termine si indica la procedura che, con ogni probabilità, segnerà la rivalutazione del ruolo della rete dopo l’accensione del segnale 5G in programma a partire da questo 2020. A valutare la situazione sono TIM, Wind Tre, Vodafone ed Iliad decisi più che mai a perseguire l’obiettivo di un nuovo ecosistema veloce di servizi Internet. Ma non sarà una scelta facile. Alcune implicazioni e situazioni richiedono un’attenta analisi ed una accurata valutazione dei tempi.

3G, ora è addio dopo il 5G in Italia

La rete di quinta generazione si muove in fretta nell’intricato mondo delle telecomunicazioni nazionali. Le prime offerte di TIM e Vodafone hanno già iniziato a farsi strada all’interno dei rispettivi siti ufficiali. Iliad e Wind Tre hanno già provveduto ad adeguare le proprie infrastrutture tramite un accurato piano di strategy aziendale che presto porterà all’installazione delle nuove antenne portanti a 700 MHz, 3700 MHz e 26 GHz mmWave.

Siamo ancora agli inizi di un processo di rinnovamento che escluderà del tutto il network 3G. Tale rete, ritenuta ancora fondamentale ai giorni nostri, potrebbe perdersi nel cimitero tecnologico lasciando il posto non solo alla nuova rete ma anche al 2G ed al 4G che permarranno fino a nuovo ordine.

Il problema si pone da qui all’insediamento vero e proprio della nuova infrastruttura. Clienti come quelli Iliad, ad esempio, contano ancora sul supporto della rete precedente a causa di un inadeguato e capillare organico di antenne proprietarie. Molti si affidano, difatti, al 3G Iliad quale scappatoia per un 4G Plus ancora poco persistente.

Non se la passano bene nemmeno i clienti 3 Italia, per i quali la rete 4G non viaggia veloce e costringe molti ad affidarsi al 3G gratuito con le offerte. Il segnale ultra veloce, difatti, viene tariffato a parte. Molti temono che l’esclusione del servizio gratuito possa manifestare improvvisi aumenti alle tariffe, cosa che graverebbe sia sulla compagnia che sul cliente ora portato a valutare altre aspettative d’offerta più convenienti.

Non è semplice prendere una decisione. Al momento siamo in fase di stallo con gli operatori che valutano la situazione con dovizia di particolari. Nulla è stato deciso. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni.