La scommessa sulle consegne più veloci premia Amazon. Che rientra nel club delle Big da $1 trilione

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Consegne più veloci, lo stesso giorno o entro le 24 ore successive: maggiori acquisti; più abbonamenti ad Amazon Prime; più soldi che entrano nelle casse di Amazon. E così il colosso dello shopping online fondato da Jeff Bezos chiude il quarto trimestre del 2019 stracciando le stime degli analisti.

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Il bilancio ha fatto da assist al titolo, che è salito nelle contrattazioni afterhours balzando del 12% e portando la capitalizzazione a superare quota $1 trilione. Amazon è entrata anch’essa nell’Olimpo delle 1 trillion dollar companies, come Apple, Alphabet e Microsoft. Già in passato la società aveva sorpassato la pietra miliare, nel settembre del 2018.

Di seguito i numeri principali: l’utile per azione si è attestato a 6,47 dollari, rispetto ai $4,03 attesi dagli analisti intervistati da Refinitiv. Il fatturato è stato di $87,44 miliardi, rispetto agli $86,02 miliardi del consensus. In particolare il fatturato di Amazon Web Services è stato di $9,95 miliardi, rispetto ai $9,81 miliardi stimati.
Complessivamente, la crescita del fatturato a $87,44 miliardi è stata pari a +21%: questo dimostra come gli investimenti che Amazon sta facendo nelle consegne più veloci stanno portando i clienti e potenziali clienti a effettuare maggiori acquisti.

Amazon aveva riferito di fatto che, durante la stagione dello shopping natalizio, i suoi clienti avevano fatti acquisti a livelli record, e che le consegne nello stesso giorno e a in giorno erano quadruplicate. Il gruppo ha fornito anche una guidance ottimista per il primo trimestre del 2020 prevedendo ora un fatturato compreso tra $69 miliardi e $73 miliardi.
Riguardo all’impatto del coronavirus, il direttore finanziario Brian Olsavsky ha riferito alla Cnbc che la società non dispone al momento di “alcuna visibilità” su come il diffondersi del virus potrebbe incidere sui risultati di bilancio del primo trimestre. Amazon, così come tante altre società, ha preso provvedimenti ad hoc in Cina.
Nel comunicato stampa del bilancio, il ceo di Amazon Jeff Bezos ha sottolineato che “più persone si sono iscritte ad (Amazon) Prime, nel corso di questo trimestre, come mai prima” e che, al momento, la società conta su più di 150 milioni di iscritti ad Amazon Prime in tutto il mondo. L’ultima volta che Amazon ha aggiornato il numero dei suoi abbonati al servizio Prime è stato nell’aprile del 2018, quando ha reso noto che gli abbonati ad Amazon Prime erano più di 100 milioni.
Le consegne più veloci si sono tradotte, ovviamente, in un aumento globale dei costi di spedizione, balzati nel quarto trimestre del 43% su base annua, a $12,9 miliardi. Amazon aveva già preannunciato nel bilancio del terzo trimestre che avrebbe speso $1,5 miliardi nel periodo di shopping festivo per incrementare le consegne nello stesso giorno o a un giorno.  Il direttore finanziario Olsavsky ha comunicato che i costi associati al programma si sono attestati a un livello “lievemente inferiore” agli $1,5 miliardi preventivati e che Amazon spenderà un altro miliardo di dollari per lanciare l’iniziativa nel primo trimestre e “ancora, nel secondo trimestre”. Il cfo ha fatto notare che, a quel punto, i costi dovrebbero diventare più efficienti nel momento in cui i volumi delle consegne cresceranno.
Da segnalare come, nonostante i maggiori investimenti, gli utili del gigante retail online sono rimbalzati nel quarto trimestre. Su base netta, i profitti sono saliti dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente a $3,27 miliardi, decisamente meglio rispetto ai $2 miliardi attesi. Recupero evidente rispetto al calo degli utili netti, nel terzo trimestre, pari a -26%.
Guardando alle diverse attività di Amazon, il fatturato dei servizi messi a disposizione dei clienti – incluse le commissioni per abbonarsi a Prime, così come gli abbonamenti a Music Unlimited e Prime Video Channels – si è attestato a $5,24 miliardi, in crescita del 32% su base annua. Nel comunicato del bilancio, Amazon ha precisato che gli abbonati a Music Unlimited sono saliti di oltre il 50% nel 2019.
Il business cloud di Amazon ha incassato ricavi per $9,95 miliardi, in rialzo del 34% su base annua, e meglio dei $9,81 miliardi attesi. Il fatturato ha però allentato il passo, seppur lievemente, rispetto al terzo trimestre, quando Amazon Web Services a aveva assistito a una crescita del fatturato del 35%.
L’utile operativo di AWS si è attestato a $2,6 miliardi, in rialzo del 19% su base annua e meglio dei $2,45 miliardi stimati.
Le altre attività di Amazon, che sono rappresentate principalmente dal business pubblicitario, hanno generato un fatturato di $4,8 miliardi, in crescita del 41% su base annua. Le vendite presso i negozi fisici del colosso, principalmente quelle presso la catena di negozi Whole Foods, hanno trascinato al ribasso il fatturato dell’1% su base annua, a $4,36 miliardi.