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(ANSA / DONATO FASANO)

Sono stati disposti gli arresti domiciliari per l’ex presidente e l’ex vicedirettore generale della Banca Popolare di Bari

La Guardia di Finanza di Bari ha eseguito su ordine della procura gli arresti domiciliari per l’ex presidente della Banca Popolare di Bari Marco Jacobini e per suo figlio Gianluca, ex vicedirettore generale. La stessa misura è stata applicata a Elia Circelli, attuale responsabile della Funzione Bilancio e amministrazione della banca, mentre all’ex amministratore delegato Vincenzo De Bustis è stato imposto il divieto di esercitare la professione di dirigente di istituti bancari per 12 mesi. A tutti sono contestati i reati di false comunicazioni sociali, falso in prospetto e ostacolo alla vigilanza.

I provvedimenti sono stati presi nell’ambito di un’inchiesta sulla banca, che era stata commissariata lo scorso 13 dicembre per via della cattiva gestione finanziaria e dei troppi crediti deteriorati, cioè dei mutui o prestiti che hanno poche possibilità di essere riscossi. La Banca Popolare di Bari è una delle più grosse banche del Sud Italia ed è da tempo in gravi difficoltà finanziarie, tanto da aver chiuso il 2018 con perdite per 420 milioni di euro e una forte riduzione nel valore delle proprie azioni.

Un articolo di Repubblica aveva ricostruito la sequenza di ispezioni che la Banca d’Italia aveva condotto a partire 2010 per cercare di capire come mai nonostante i controlli si fosse arrivati al commissariamento. Nel corso di queste ispezioni, la banca era stata costretta a rinnovare i suoi organi dirigenziali e poi a togliere dai suoi libri contabili più di un miliardo di euro di crediti deteriorati.

Secondo la procura, nonostante i cambi nella dirigenza, la famiglia Jacobini avrebbe continuato a controllare di fatto la banca, impedendo «l’emersione dei dati contabili (in particolare la situazione dei crediti falsamente classificati come in bonis, [cioè solvibili]) necessari per identificare le cifre necessarie per il risanamento della banca». Per l’accusa, Gianluca Jacobini avrebbe continuato ad avere un ruolo formale nella banca e in particolare in una controllata (dall’8 agosto 2019 è consigliere della Cassa di risparmio di Orvieto), ed «Elia Circelli è ancora responsabile della redazione dei bilanci e pertanto è presumibile che cercherà di nascondere i dati contabili al fine di evitare che emerga la falsità dei precedenti bilanci».

Il presunto controllo che ancora oggi esercita la famiglia Jacobini sulla banca è stato confermato alla procura dall’ex amministratore delegato Giorgio Papa, «il quale ha confermato nell’interrogatorio del 7 novembre 2019 che la gestione dell’istituto bancario era nelle mani di Marco Jacobini e Gianluca Jacobini». Papa è tra gli altri indagati, insieme a Roberto Pirola e Alberto Longo, ex presidenti del Collegio sindacale, Giuseppe Marella, ex Responsabile dell’Internal Audit della BP, e all’altro figlio di Marco Jacobini, Luigi, che è attualmente dirigente della Banca Popolare di Bari.