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Coronavirus: “Creato da militari, già 9 mila i morti”. L'audio virale su wap

Il file anonimo si wap si diffonde a macchia d'olio: per il Coronavirus "11 mln di cinesi in quarantena". La paura corre sugli smartphone

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Coronavirus, l'Italia è n stato di emergenza dopo il ricovero allo Spallanzani dei due cittadini cinesi ospiti dell'Hotel Palatino, e il virus impazza anche in rete, dove da giorni sta circolando un audio anonimo che denuncia il Coronavirus come prodotto in un lavoratorio militare della Cina e parla di almeno 9 mila morti nella regione di Whuhan.

L'audio che sta facendo impazzire gli italiani e che velocemente transita da un telefonino all'altro via WhatsApp, non ha una provenienza certa e dal testo sembra registrato da un italiano che si è recato in Cina prima del blocco del traffico zero e si troverebbe nella regione limitrofa a quella di Whuhan, epicentro della pandemia, precisamente ad Hanui.

L'audio che diffonde la paura Coronavirus

Nella registrazione , la voce è gelida e la descrizione di ciò che sta accadendo in Cina è terribile: “La situazione qui non è bella, la città di è blindata da giorni con cordoni idi militari armati che hanno l'ordine di sparare. .. riguardo ai numero non credete a quello che dicono in televisione. Quando sono atterrato qua i cinesi parlavano di pandemia e purtrooppo è un virus creato in un laboratorio militare a Whuhan e non dà alcun sintomo per i primi 10 giorni e e non si vede dalle analisi del sangue. perciò lo scienziato che l'ha creato, il “paziente zero” è riuscito a sfuggire allo screening di laboratorio. Hanno parlato di serpenti per non dire che l'hanno creato loro modificando il virus della Sars..... Sempre riguardo ai numeri parlano di 9 mila morto e 70 mila contagiato. Le strutture di Whuuan sono al collasso e stanno costrundo un ospedale in tempo record per mila letti e uno più grande che dovrebbe contenere molti più letti. Oltre a Whuhuan sono state bloccate altre città con 70 milioni di abitanti bloccate con coprifuoco e divieto di utilizzare qualsiasi mezzo di trasporto a motore”.

Coronavirus: La fuga dalla Cina per evitare la pandemia

“Stanno cancellando i voli in altre città e proprio a causa dei voli cancellati non sono riuscito a partire prima con un volo con diversi scali dove fanno salire gli altri. Diciamo che però quello che mi preoccupa è la situazione in Italia. L'aereo con 200 passeggeri atterrati a Roma non è stato messi in quarantena e non si vedono i sintomi per almeno 10 giorni.Non è rassicurante questa cosa. Poi mi darete conferma voi. Diciamo che le cose principali sono queste qui”.

E l'audi si interrompe. E sulle chat si scatena l'inferno di commenti, moltiplicando la diffusione dell'audio di un uomo, più o meno 30 enne e con uno spiccato accento romagnolo.

Coronavirus, le reazioni all'ospedale Spallanzani di Roma

“Ho sentito la notizia dei casi confermati di coronavirus. Non sono preoccupato e oggi sono venuto tranquillamente a portare mia figlia al nido. D'altronde questo è un centro di eccellenza e siamo tranquilli”.

Lo racconta all'Adnkronos Salute un papà con la figlia di due anni mentre entra nell'ospedale accompagnando la bimba all'asilo all'Istituto Spallanzani di Roma, dove sono ricoverati da ieri i primi due casi di coronavirus in Italia. Dentro lo Spallanzani è presente anche un nido - anche oggi regolarmente operativo - per i dipendenti, aperto anche ai residenti del quartiere. Nel poco via vai all'ingresso c'è chi ha visite mediche specialistiche ed è venuto a ritirare le analisi.

“Tutto tranquillo - afferma un signore sulla sessantina uscendo - sapevo dei casi positivi, ma sono venuto lo stesso perché dovevo ritirare delle analisi e ho trovato pure poca gente”.

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