L'Apu è sulla strada maestra ma il traguardo è ancora distante...
by Francesco Paissan...e nuove insidie si presenteranno all'orizzonte. Facile intuire, per chi segue questa (pazza?) squadra quali sono i riferimenti del periodo precedente. La vittoria su Ravenna deve essere il "turning point", per dirlo all'inglese, di una stagione fin troppo travagliata, come d'altronde ha correttamente fatto notare anche coach Ramagli al termine di quella che possiamo serenamente considerare come la miglior serata stagionale dei bianconeri. Andatevela a riascoltare quell'analisi, alla quale non varrebbe la pena aggiungere alcunché, se non che per questa Apu è facile, fin troppo a giudicare dal clamore delle vittorie/sconfitte, dare giudizi affrettati. Teniamoci la passione per i colori bianconeri e per questo sport, specie in un momento in cui ognuno di noi vorrebbe abbracciare le famiglie delle vittime di quell'umanamente incomprensibile incidente di Calabasas che ha portato via il miglior interprete del Gioco degli anni 2000 e sua figlia Gianna, e John, Keri e Alyssa, e Christina, e Ara, e Sarah e Payton. Nell'enormemente mio piccolo dedico un ultimo saluto a ognuno di loro.
Il Gioco, in giro per il mondo, nel frattempo deve proseguire e l'A2 non è certamente da meno. Udine ha superato un esame dei più difficili e si sta preparando, si auspica con un roster che possa essere il più possibilmente completo (Gazzotti e Fabi non sembrano però essere ancora pienamente recuperati), alla mai banale sfida contro Montegranaro che, sì, ha due vittorie in meno dei bianconeri ed è momentaneamente nel "limbo" tra playoff e playout, ma che ha pure collezionato cinque vittorie nelle ultime sei partite, inciampando su Milano. Il filotto gialloblu porta con sé le tensioni di una squadra che è cambiata profondamente, con l'avvicendamento Ciani-Di Carlo in panchina e tre nuovi arrivi nel roster, con Marulli, Delas e l'ex-capitano dell'Apu Cortese subentrati al posto di Palermo, Mastellari e Thompson. Montegranaro vanta, attualmente, il miglior attacco del Girone Est, con una media di 82 punti a partita, assieme al miglior marcatore della A2 Aaron Thomas, per il quale dovete moltiplicare 22.7 punti per 19 partite.
Inevitabile spendere alcune parole per Ricky Cortese, condottiero dei colori bianconeri troppo spesso limitato dagli infortuni. La scelta di responsabilizzarlo affidandogli le chiavi dello spogliatoio e la fascia da capitano non ha, purtroppo, dato i frutti sperati e le strade, un tempo unite, si sono separate a stagione in corso. Peccato, peccato davvero per questa storia che non ha ancora trovato un suo lieto fine. Cortese ricorderà quello di Udine come il tempo nel quale è nata sua figlia, un ricordo di un momento che può e deve superare qualsiasi tiro segnato o sbagliato, qualsiasi gara vinta o persa.
Per Udine queste sono le gare più difficili, quelle dove deve confermare le cose positive della gara precedente. Motivazioni in più non servono, basta buttare un occhio al tabellone per vedere che vincere su Ravenna non ha cambiato di molto le gerarchie e i bianconeri dovranno ancora sudarsi la loro presenza ai playoff. Se Strautins e Beverly saranno in grado di mantenere il proprio livello su quello tarato nello scorso match, per l'Apu saranno più gioie che dolori. Dovrebbe rientrare Penna che prima dello stop stava giocando un basket brillante, maturo, come ci si aspettava da lui. Ramagli curerà al meglio questa trasferta, complicata per livello attuale dell'avversario, delicata visto il risultato dal quale sono reduci i suoi ragazzi. E allora, nel segno dell'8 e del 24, buona Montegranaro-Udine a tutti!