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A Piazza Affari non riesce il rimbalzo. Conti record per Amazon

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Si affievolisce il tentativo di rimbalzo di Piazza Affari. L'indice Ftse Mib, inizialmente in leggera crescita, è di poco sotto la parità (-0,10%). Rimangono leggermente positivi gli indici principali di Francoforte e Parigi. Scende anche Londra (-0,25%), nel giorno della Brexit e il giorno dopo la decisione della Banca d'Inghilterra di lasciare inalterati i tassi.  
La sterlina si apprezza verso dollaro e euro. Ora un euro vale 0,8390 sterline (-0,45%): nell'ultimo mese il calo è dell'1,69%.   
Ieri nei mercati azionari europei i cali erano stati generalizzati, Milano aveva chiuso in ribasso dell'1 e mezzo per cento. 
Nella notte giù anche le principali borse asiatiche, con l'eccezione di Tokyo che è salita di un punto percentuale. Il bilancio settimanale è per tutti i mercati segnato dalle preoccupazioni per il coronavirus. Rispetto a venerdì scorso la borsa di Hong Kong è scesa di quasi il 6 per cento, così come quella di Seul. 
Ieri invece leggera salita per le borse negli Stati Uniti (S&P 500 +0,31%), dove il Pil del quarto trimestre è salito del 2,1%, in linea con le attese. Le stime preliminari per tutto il 2019 sono di una crescita del 2,3%; nel 2018 era stata del 2,9 per cento. 
E dagli Stati Uniti nella notte è arrivato un dato record per Amazon. Le vendite negli ultimi 3 mesi del 2019 sono salite del 21%. Nelle contrattazioni a mercati chiusi il titolo sale di quasi il 10 per cento. Si calcola che questo farebbe salire il patrimonio personale del fondatore Jeff Bezos di oltre 10 miliardi di dollari. 
Tra i titoli sul Ftse Mib si segnala il +4,30% di Leonardo, dopo i dati trimestrali diffusi ieri. Salita di oltre l'1 per cento per Amplifon, Atlantia, Nexi e Moncler. Maggiori ribassi per Enel (-1,34%). In calo di poco meno di un punto anche Snam, Hera e Poste Italiane.