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Arresti e interdizioni. Svolta nell'inchiesta sulla Banca popolare di Bari

I nove indagati sono accusati, a vario titolo, di falso in bilancio e ostacolo alla vigilanza, per le presunte false comunicazioni inviate alla Consob e alla Banca d'Italia

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Svolta nell'inchiesta sulla Banca popolare di Bari. Il gip ​Francesco Pellecchia ha disposto gli arresti domiciliari per Marco Jacobini, ex presidente del Consiglio di amministrazione, del figlio Gianluca, ex vicedirettore generale e condirettore, e di Elia Circelli, ex responsabile della funzione bilancio e amministrazione della direzione operations della Banca popolare di Bari. L'interdizione per un anno dalle funzioni bancarie e dalla dirigenza di società è stata disposta per l'ex amministratore delegato Vincenzo De Bustis Figarola. Sono accusati, a vario titolo, di falso in bilancio e ostacolo alla vigilanza, per le presunte false comunicazioni inviate alla Consob e alla Banca d'Italia.

Le misure cautelari sono state chieste dal procuratore aggiunto Roberto Rossi, all'esito delle indagini della guardia di finanza. L'istituto di credito con sede nel capoluogo pugliese e' stato commissariato da Bankitalia il 13 dicembre, mentre il giorno dopo e il Governo ha varato un piano di salvataggio. Attualmente la banca è gestita dai commissari: Antonio Bladini e Enrico Ajello

In totale sono contestati 13 episodi di falso in bilancio, commessi negli anni tra il 2014 e il 2018; un episodio di falso in prospetto in relazione alla vendita delle azioni; sei di ostacolo alla vigilanza, ai danni di Consob e Banca d'Italia; maltrattamenti e estorsioni nei confronti di Luca Sabetta, ex chief risck officer, che denuncio' in procura i presunti abusi subiti.