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Coronavirus, ecco come ridurre i rischi del contagio

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Ridurre i rischi del contagio

Nelle ultime ore è arrivata una notizia prevedibile, ovvero la dichiarazione di stato di emergenza globale da parte dell’Oms. Attualmente le vittime sono 107 e migliaia di persone risultano essere state contagiate.

Alcune nazioni hanno deciso di chiudere i confini con la Cina, come la Russia. Molte compagnie aeree hanno deciso di sospendere i voli mentre la città di Wuhan risulta completamente inaccessibile. La situazione è molto delicata e sta preoccupando l’intero pianeta.

A dare informazioni più dettagliate ci ha pensato Zhong Nanshan, capo di esperti che stanno analizzando senza tregua il nuovo virus. Secondo quest’ultimi tra una settimana o al massimo 10 giorni si raggiungerà l’apice del contagio, dopodiché non ci saranno più incrementi su larga scala. Nel frattempo i medici cercano di ridurre i rischi del contagio con dei preziosi consigli.

I consigli da seguire

Per ridurre i rischi del contagio le autorità sanitarie assistono i malati per trattare i loro sintomi. In contemporanea le aziende farmaceutiche di tutto il mondo si stanno impegnando per realizzare un vaccino.

Tra queste c’è Inovio Pharmaceuticals, la quale ha ricevuto un fondo da 9 milioni di dollari dalla CEPI, un’organizzazione che finanzia la ricerca di soluzioni contro malattie fatali. Dato che ci vorrà del tempo per trovare la cura, la soluzione adottata per ora è quella di isolare i pazienti infetti. In Italia non è stato ancora dichiarato lo stato di emergenza, però il popolo ammette di essere spaventato.

I dottori di medicina generale cercano di tranquillizzare con i seguenti consigli: lavare accuratamente le mani per 20 secondi, consumare cibo ben cotto, bere acqua in bottiglia, evitare luoghi affollati e il contatto stretto con malati. Se il contatto è inevitabile bisogna coprirsi le narici e la bocca con mascherina. Inoltre si deve evitare di tossire o starnutire senza coprirsi con un fazzoletto.

I suggerimenti dell’Oms

Quando un paziente viene portato in ospedale, bisogna collocarlo in una stanza ben ventilata. Un numero limitato di infermieri, con tanto di mascherina e guanti, può accedervi. Una volta fuori dalla stanza, è necessario gettarli per poi lavare le mani con acqua e sapone.

Solo gli asciugamani di carta usa e getta possono utilizzare. Per quanto riguarda i familiari non possono stare a stretto contatto con il malato, ma comunicare da una stanza parallela.