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📷 Il blitz al citofono del leader della Lega

Parla il ragazzo del citofono: "Mai avuto precedenti. Salvini mi ha rovinato la vita in cinque minuti"

Il 17enne si è difeso ai microfoni di Piazzapulita, su La7: "Ogni mi chiedo: perché proprio e me?"

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"Mai avuto precedenti, non sono uno spacciatore. Ho 17 anni, studio e gioco a calcio. A Imola. Sono stato convocato in nazionale, è stata una grandissima esperienza". A parlare è il ragazzo del citofono a cui ha suonato il leader della Lega Matteo Salvini durante la campagna elettorale per le Regionali dell'Emilia Romagna, in un'intervista andata in onda ieri sera a Piazza Pulita su La7.

"Mio padre è un grandissimo lavoratore, ha sempre lavorato, mi dispiace anche per lui". "Ogni giorno mi chiedo: perché proprio me? A un 17enne gli hai rovinato la vita in cinque minuti da un giorno all'altro. Un politico che è venuto in periferia così... Cioè da pizzaiolo, postino, a suonare e dire 'tu spacci'. Ma cos'è?".

"Quel video? Non sono riuscito a finirlo, mi fa rabbia, mi dà fastidio" dice ancora il giovane. "È venuto a casa mia a suonare dicendo che io ero uno spacciatore, mi sono sentito male, mi sono sentito debole. Mio fratello ha avuto dei precedenti? Sì, ma non per droga. Non abita più a casa mia da due anni e mezzo tre. Se avessi di fronte Salvini? Gli chiederei come si sente? Se ha un cuore, se lo fa per pubblicità, lui continua a dire 'lo rifarei'".

Al termine dell'intervista Formigli si è rivolto direttamente al leader della Lega invitandolo a "chiedere scusa a questo ragazzo, perché poi si può sbagliare, ma forse si può anche riconoscere uno sbaglio e chiuderla lì".

Fonte: Piazzapulita →