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Marko, con Aston Martin “c’è un contratto” da rispettare
I contatti tra Lawrence Stroll e Aston Martin non sarebbero stati benedetti con favore dal dottor Helmut Marko, che ha ricordato a tutti gli interessati l'esistenza di un contratto in vigore
by Samuele ProsinoLe voci che hanno immerso nello stesso calderone Red Bull Racing, Aston Martin e Lawrence Stroll hanno dato un po’ di pepe a questo corto inverno della Formula 1, stretto tra la gara di dicembre ad Abu Dhabi e il lavoro frenetico per la nuova stagione 2020. La possibilità che Lawrence Stroll, miliardario che controlla il team Racing Point e che ha sotto la sua ala protettiva il figlio Lance, possa comprare la Aston Martin ha agitato le acque anche a Milton Keynes, sede della factory Red Bull.
Il dottor Helmut Marko ha tagliato molto corto, anzi cortissimo, sulla possibilità che la Red Bull perda il contratto di sponsorizzazione con la casa costruttrice britannica: “Abbiamo un contratto“. Il che significa che tale contratto sarebbe da rispettare, almeno fino al 2020.
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Lo scenario più suggestivo e meno conveniente per Red Bull è che Stroll, forte delle sue finanze personali, possa acquistare non solo l’Aston Martin, ma usare questo nome al posto di ‘Racing Point’ – portando in pista vetture con livrea verde e collegandosi con lo storico colore e spirito racing delle scuderie britanniche. A quel punto Red Bull perderebbe la sponsorizzazione, ovviamente. Per Aston Martin non sarebbe un’operazione senza vantaggi: con le prestazioni Honda in netto miglioramento lo spazio per iniziative di marketing sarebbe sempre minore in casa dei ‘bibitari’.
Marko e il Patto della Concordia
A spegnere parzialmente le speculazioni ci ha pensato comunque anche il CEO di Aston Martin Andy Palmer. All’agenzia Reuters ha infatti dichiarato che “Aston Martin non sta attivamente sollecitando alcuna partecipazione di investitori esterni“. Aggiungendo poi: “Abbiamo un sentiero perfettamente razionale che ci porterà comunque a un business di successo“. I soldi di Stroll, però, sarebbero comunque pienamente valutati, e dunque la possibile trattativa non sarebbe negata a priori.