Reggio Emilia, gli indicatori economici sono tornati ai livelli pre-crisi. VIDEO

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Scende l’indebitamento e cresce il reddito pro-capite (+360 euro). Preoccupano i dazi sui mercati esteri. Dal punto di vista demografico, oltre 7mila persone hanno trasferito la residenza all’estero

REGGIO EMILIA – E’ stato presentato oggi nella sede della Camera di Commercio il Rapporto annuale sulla Coesione sociale in provincia di Reggio. Un’analisi socio-economica del nostro territorio realizzato proprio dalla Camera di Commercio in collaborazione con il Comune di Reggio. Un quadro confortante nel quale, tuttavia, ci sono anche alcuni campanelli d’allarme.

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Gli indicatori economici del territorio reggiano sono tornati ai livelli pre-crisi. L’occupazione è aumentata nel corso del 2018 di 3.248 unità rispetto all’anno precdente e il numero generale degli occupati si è riportato ai più alti livelli toccati negli ultimi 15 anni. Cala la disoccupazione dello 0,6% e si riduce del 2% anche il lavoro precario. Si abbassa considerevolmente l’indebitamento delle famiglie, sale di 360 euro il reddito pro capite. Questo, dunque, il dato quadro generale dell’economia reggiana con riferimento al 2018.
L’aspetto che crea maggiori preoccupazione è quello legato alle incertezza sulla programmazione futura delle imprese nei rapporti con i mercati esteri. “Pensiamo ai dazi, piuttosto che alle sanzioni e alle tensioni che rendono difficili i rapporti con una serie di Paesi, teniamo presente che il nostro Pil si base per gran parte sull’export”, dice il presidente della Camera di Commercio reggiana Stefano Landi.

Dal punto di vista demografico si registra un lieve calo degli abitanti (meno 700 nell’ultimo anno), mentre aumentano, anche se di poco (830), gli stranieri. Da sottolineare la crescita dei reggiani che hanno deciso di trasferire residenza o domicilio all’estero: oltre 7mila nel 2018, erano poco più di 2mila nel 2010. “Questo dato va interpretato più come una ricerca di opportunità che non come una fuga dalla povertà”, spiega Gino Mazzoli, curatore del Rapporto.
Un campanello d’allarme è rappresentato dall’invecchiamento della popolazione e dai problemi ad esso connessi. Le persone affette da demenza in provincia di Reggio risultano oltre 19mila nel 2018, erano poco più di 6mila nel 2011. Con aumento inevitabili dei costi sanitari e sociali.