Francesco Guccini: “Sono troppo vecchio per esserlo…”
by Manuel MagariniFrancesco Guccini parla delle sardine e delle simpatie politiche
Francesco Guccini è troppo vecchio per essere una sardina. A dirlo è proprio il Maestrone, intervistato da Diego Bianchi per Propaganda Live. Il cantautore emiliano spazia dal movimento nascente che si sta diffondendo in Italia passando per Matteo Renzi, i due ‘Mattei’ (Salvini e Renzi) e le imminenti elezioni regionali. Il 79enne si definisce troppo vecchio per entrare a far parte delle sardine, parlando della piazza di Castelnuovo riempita a poca distanza da quella leghista.
Su Salvini dimostra idee altrettanto chiare: “Penso che sia molto furbo”. E bravo per aver guidato la Lega, un piccolo partito, a questi livelli. Quelli del partito sono secondo Francesco Guccini molto informati su tutto ciò che accade, non gli sfugge niente. Contano su un ramificato sistema di informazione e propaganda.
Un suo amico vent’anni fa era sindaco comunista di un Paese, adesso in quello stesso paese è salito un leghista. Ma non crede sia avvenuto un cambiamento così radicale perché molti del Pci da loro erano sotto sotto un po’ leghisti. Avevano le basi dentro i concetti predicati. Per esempio, la paura degli extracomunitari. Qualcosa ribolliva dentro e già da comunisti ce l’avevano già.
Classi dirigenti insufficienti
Sulla situazione sociale attuale, Francesco Guccini punta il dito contro le classi dirigenti. Non ci sono più le figure autorevoli presenti una volta, manca personalità, carisma e forse pure contenuti.
Manifestamente simpatizzante per la sinistra, Guccini ha votato il Partito Comunista Italiano ma non aveva la tessera. Una ‘passione’ inedita dell’artista riguarda la vecchia Radio Padania. L’ascoltava in modo piuttosto divertito e se l’ascoltava per andare a sentire il vecchio partito.
Francesco Guccini stronca Fratelli d’Italia
E su Fratelli d’Italia, Francesco estrae la sciabola. Conosce diverse canzoni fasciste, essendo nato nel 1940. Quelli come il gruppo guidato da Giorgia Meloni o i neonazisti vorrebbero ricondurli al nazismo, ma sono un gruppo troppo ristretto, non ce la faranno. Poi il passaggio su Renzi e Italia Vera. Per Francesco Guccini è solo l’ennesima spaccatura, non sa in cosa speri. Non lo ha mai convinto, infatti votò Bersani alle primarie.
Questo continuo stuzzicare il governo è un gioco assurdo, motivato secondo Guccini dal soddisfare l’ego personale, per far vedere che c’è, che conta ancora. Infine, ha rivelato il prossimo voto in Emilia-Romagna. Sta sicuramente con Bonaccini: la Borgonzoni non ha convinto neppure suo padre. Cose loro, ma crede qualcosa voglia pur dire.