“A Treviso si elimina un bosco e ora dovremmo aspettare 20 anni per averne uno simile"
Critiche contro l'amministrazione per aver tolto delle piante sane e piantato piccoli alberi
TREVISO - Nel quartiere di San Giuseppe crescerà un nuovo bosco di 1.500 alberi. Ma gli alberelli piantati sabato scorso in via Paludetti, in un’area di due ettari di proprietà del Comune, dove già erano presenti arbusti e piante, prima di diventare un vero e proprio bosco impiegheranno anni.
“Non si capisce si elimina un bosco per fare un bosco futuro”, critica l’associazione Italia Nostra di Treviso. “L’area è stata “bonificata e del bosco di Via Paludetti sono rimasti 25 alberi e tutto questo per “costruire” un bosco che ritornerà ad essere simile al precedente forse tra 20 anni e per ameno 10 non ci sarà la possibilità di avere quell’ombra che consente, d’estate, di trovare un po’ di frescura”.
“L’operazione non paga nemmeno se si pensa alla capacità di purificare l’aria: per 20 anni Treviso avrà 17.000 metri quadrati di terreno a bosco in meno: per avere un bosco futuro non si elimina un bosco: il bilancio non paga. E non è in pareggio”. Eppure l’iniziativa dell’amministrazione in collaborazione con Ascotrade è stata fatta per “consentire un evidente miglioramento paesaggistico e della qualità dell’aria di una zona precedentemente incolta e infestata dai rovi che potrà così essere restituita ai residenti del quartiere”.
“È una questione di forma e di sostanza. Stiamo parlando di un’area di 17mila metri quadri con terreno a bosco: è una vergogna, uno spreco assurdo, abbattere piante sane per metterne di nuove” - interviene Andrea Zanoni, consigliere regionale del Pd - Per avere ancora una superficie boscata dovremo aspettare decenni: dov’è il vantaggio di questa operazione? C’erano e ci sono altre zone su cui poter intervenire, vista la quantità di aree industriali dismesse e capannoni abbandonati. Esiste poi un problema di forma: c’era già un progetto in quell’area, dove gli scout avevano iniziato i lavori di ripulitura Adesso senza alcuna spiegazione gli viene tolto tutto. Un brutto schiaffo per chi si impegna gratuitamente in favore della comunità”.
Sul nuovo bosco di via Paludetti è intervento anche Luigi Calesso di Coalizione Civica: “E’ fin troppo facile "creare" un bosco dove c'è già, quello di cui abbiamo bisogno sono boschi urbani realizzati dove adesso ci sono complessi abbandonati, distese di asfalto e cemento prive di qualsiasi utilità e che impermeabilizzano inutilmente il terreno. Su questo fronte si misurano le amministrazioni che hanno veramente l'obiettivo dell'incremento del patrimonio arboreo, il fronte del far diventare bosco suolo che oggi risulta consumato senza che il suo consumo abbia alcuno scopo”.