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Sergio Mattarella Pierpaolo Scavuzzo / AGF 

"L'evasione fiscale è una cosa indecente", ha detto Mattarella

Il Presidente della Repubblica parlando agli studenti in visita al Quirinale ha stigmatizzato "l'individualismo esasperato" di chi evade

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"L’evasione fiscale è l’esaltazione della chiusura in sé stessi, dell'individualismo esasperato. È un problema serio in molti Paesi. Lo è nel nostro. Vi sono Paesi in cui è molto più grave, vi sono Paesi in cui invece il senso civico di ciascuno lo ha quasi azzerato. È un problema grave perché significa ignorare che si vive insieme e che la convivenza significa contribuire tutti insieme - come dice la Costituzione, secondo le proprie possibilità - alla vita comune".

"Chi evade cerca invece di sottrarsi a questo dovere, di sfruttare le tasse che pagano gli altri per i servizi di cui si avvale. È una cosa, a rifletterci, davvero indecente, perché i servizi comuni, la vita comune è regolata dalle spese pubbliche". Lo ha detto ​il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rispondendo alle domande degli studenti di alcune scuole secondarie di secondo grado ricevuti stamane al Quirinale.

"L'evasione fiscale è calcolata nell'ultimo documento ufficiale dell'anno passato circa 119 miliardi di euro: una somma enorme. Se scomparisse, le possibilità di aumentare pensioni, di aumentare stipendi, di abbassare le tasse per chi le paga, e così via, sarebbero di molto aumentate", ha detto poi Mattarella, rispondendo alle domande degli studenti. 

"Per questo, anche lì il problema è di norme, di interventi, di controlli, di verifiche - che stanno dando qualche risultato - ma è soprattutto di cultura e di mentalità, di capire che in un'associazione, in una società, in una convivenza, se non si contribuisce tutti allo sforzo comune, c'è chi lo fa con onestà e c'è chi lo fa sfruttando quanto gli altri fanno. E questo non è giusto, ha sottolineato il Capo dello Stato.