Lo sciopero di 5 giorni per le pensioni manda in tilt la Francia

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Per il quinto giorno lo sciopero nazionale contro la riforma delle pensioni, in Francia, paralizza il traffico. Intorno alla capitale si sono formati 600 chilometri di ingorghi. Garantiti dal servizio pubblico solo due treni su dieci, mentre a Parigi 9 delle 16 linee del metrò non erano in funzione. Disagi anche per chi ha provato a spostarsi in autobus, con solo un terzo dei mezzi in funzione.

I francesi divisi sulla riforma

"E' inaccettabile bloccare la gente in questo modo, è controproducente - dice un pendolare, aspettando alla fermata del metrò - Non riusciamo ad arrivare al lavoro e perderemo la giornata. Non è normale". Un'altra parigina è solidale con le proteste. "Io li sostengo, anche se ci costringono ad arrangiarci. Ma sono con chi sciopera".

Muro contro muro

Il governo cerca la mediazione sulle pensioni senza tornare sui suoi passi. Sono ore di incontri frenetici dentro la maggioranza e con le parti sociali.

Martedì il presidente della Repubblica Emmanuel Macron riceverà all'Eliseo i sindacati, con il capo del governo, Edouard Philippe, che il giorno successivo illustrerà la riforma nei dettagli. Ma i rappresentanti dei lavoratori annunciano le barricate. Una nuova giornata di mobilitazione è ipotizzata per giovedì 12 docenbre.

Il nostro desiderio è che lo sciopero si fermi, che il Primo ministro dica mercoledì: abbiamo commesso un errorePhilippe Martinez
Segretario generale Cgt - Confédération générale du travail

L'esecutivo difende la bontà di una riforma che ha l'obiettivo di armonizzare un sistema complesso e non più sostenibile, con 42 regimi pensionistici diversi. E di alzare l'età pensionabile, un fatto che per molte categorie è considerato un tabù. Il deputato di En marche, Gilles Le Gendre, rivendica il confronto portato avanti da anni dal governo per arrivare a questa proposta, che servirà - dice- a risolvere "situazioni di difficoltà trascinate da tampo".