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(Getty Images)

La Russia è stata esclusa dalle Olimpiadi e dai Mondiali di calcio fino al 2022

L'esclusione è stata votata all'unanimità dalla WADA dopo l’ennesima prova della mancata collaborazione del sistema antidoping russo

L’Agenzia mondiale antidoping (WADA) ha votato all’unanimità per l’esclusione della Russia dai principali eventi sportivi dei prossimi quattro anni, inclusi i Mondiali di calcio del 2022, le Olimpiadi estive di Tokyo 2020 e quelle invernali di Pechino 2022. L’esclusione è stata decisa dopo l’ennesima prova della mancata collaborazione delle autorità sportive russe nell’ambito della normalizzazione delle procedure antidoping dopo gli scandali che avevano impedito o ridotto le partecipazioni del paese nelle principali competizioni degli ultimi anni. Il provvedimento è stato annunciato ufficialmente in conferenza stampa nel primo pomeriggio di lunedì. La Russia avrà 21 giorni di tempo per presentare ricorso: se non verrà presentato o se verrà respinto, l’esclusione sarà definitiva.

Lo scorso settembre la WADA aveva concesso tre settimane alle autorità sportive russe per fornire una spiegazione valida su alcuni dati mancanti dai laboratori antidoping di Mosca. Nella verifica dei registri spediti dai laboratori – uno dei passaggi obbligatori per la riammissione internazionale della Russia – la WADA aveva infatti riscontrato la mancanza di dati su decine di atleti trovati positivi negli ultimi anni. La scadenza non è stata in seguito rispettata e questo ha portato alla sanzione più pesante mai subita.

Il presidente della WADA, Craig Reedie, ha commentato la notizia dicendo: «La Russia ha avuto tutte le possibilità di sistemarsi e di ricongiungersi alla comunità antidoping globale per il bene dei suoi atleti e l’integrità dello sport, ma ha scelto invece di continuare nella sua posizione fatta di inganni e negazioni». Se l’esclusione dovesse diventare definitiva, gli atleti russi potranno partecipare alle competizioni come “indipendenti” soltanto se dichiarati idonei dalla WADA.

Nonostante l’esclusione comprenda i Mondiali di calcio in Qatar del 2022, non dovrebbe invece interessare la partecipazione agli Europei del 2020 organizzati dalla UEFA, ai quali la Russia si è già qualificata e dove peraltro la città di San Pietroburgo sarà una delle dodici sedi del torneo.