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Mes, Governo verso il compromesso. La bozza che tiene insieme Pd-5S

“Assicurare l’equilibrio complessivo dei diversi elementi al centro del processo di riforma dell'Unione economica e monetaria (la cosiddetta logica di pacchetto Mes, Bicc, Unione Bancaria) approfondendo i punti critici del pacchetto di riforme".

Dopo che l’Italia ha incassato dall’Europa il rinvio della firma sul Mes (Meccanismo europeo di stabilità), il fondo salva-Stati che M5S voleva correggere, inizia a prendere forma la bozza della risoluzione comune della maggioranza per il passaggio di mercoledì in Parlamento dedicato alla riforma del Mes, quando cioè il premier Giuseppe Conte riferirà mercoledì alla Camera in vista del Consiglio europeo del 12 e 13 dicembre. Modifiche che, secondo la bozza, devono “accompagnare le riforme dell'Uem con una più generale riforma della governance economica europea e dei suoi obiettivi che miri alla crescita sostenibile e inclusiva dell'area euro e dell'Ue nel suo complesso, che sostengano la nostra economia e consentano livelli adeguati di investimenti e di spesa sociale". 

La risoluzione poi entra nel dettaglio degli aspetti tecnici, aspetti da cui - si legge nella bozza - è necessario “escludere in ogni caso interventi di carattere restrittivo sulla dotazione di titoli sovrani da parte di banche ed istituti finanziari e comunque la ponderazione dei titoli di Stato attraverso la revisione del loro trattamento prudenziale”.

Inoltre, la risoluzione impegna il governo a proporre nelle prossime tappe del negoziato sull'Unione bancaria l'introduzione dello schema di assicurazione comune dei depositi (Edis), di un titolo obbligazionario europeo sicuro (cosiddetto common safe asset) e di una maggiore ponderazione di rischio delle attività di livello 2 e 3 (strumenti maggiormente illiquidi), che sia legata al loro grado di concentrazione sul totale degli attivi del singolo istituto di credito.

Ed ancora, per Pd e M5S è necessario "condizionare l'adozione di ogni decisione vincolante in merito alla revisione del Mes alla finalizzazione, ancora non conclusa, del suo processo di riforma attraverso la definizione delle regole e delle procedure delle Clausole di azione collettiva evitando l'applicazione dei principi delle single limb Cacs (che agevolerebbero e accelerebbero il processo di ristrutturazione ndr) e alla esclusione di qualsiasi meccanismo che implichi una ristrutturazione automatica del debito”.

Infine, nella bozza si chiede di sostenere la Conferenza sul futuro dell'Europa, assicurando "un ruolo di primo piano" al Parlamento; favorire un costante dialogo strategico Ue-Africa; "sostenere" l'Europa negli sforzi per "un'attenuazione delle tensioni commerciali internazionali" e nella riforma dell'Organizzazione mondiale del commercio. Infine, un passaggio sulla Brexit "per garantire un'uscita ordinata a tutela di cittadini e imprese e un'intesa 'zero tariffe, zero quote e zero dumping".