Conte e Di Maio: “Ok verifica a gennaio”. Zingaretti detta la linea al governo
Il premier: "Cronoprogramma fino al 2023"
Una verifica di governo a gennaio, dopo l'approvazione della Legge di Bilancio e una volta smaltite le festività natalizie. Lo ha ribadito il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a margine di un convegno dell'Eni, precisando che l'obiettivo è indicare "un cronoprogramma fino al 2023".
A gennaio, "sarò io per primo che inviterò tutte le forze politiche a fare chiarezza sugli obiettivi", ha proseguito il premier "attenzione, non è solo un problema di cosa fare a febbraio e a marzo, non è solo un problema del 2020. Noi abbiamo preso l'impegno di governare questo paese fino al 2023, alcune urgenze che il Paese ci chiede sono riforme strutturali e non possiamo prendere in giro i cittadini dicendo che le facciamo in due o tre mesi". Ha poi chiarito che "non è necessario un nuovo contratto di governo, è necessario chiarire il cronoprogramma".
Qualche ora prima, al Rome Investment Forum 2019, Conte si era focalizzato sulla manovra economica, invitando a sgomberare il campo da polemiche inutili: "Le polemiche nel dibattito pubblico non fanno bene al Paese, sono incomprensibili". E ha aggiunto: "Consentiteci di completare l'ultimo miglio la manovra, una volta che sarà approvata ci dedicheremo a progetto un futuro migliore per il mostre Paese e a progettare le riforme strutturali necessarie, e una magna pars del tavolo sarà dedicata a un programma per realizzare in modo più efficace gli investimenti. Tre le direttrici: una razionalizzazione delle risorse pubbliche rafforzando il partenariato tra pubblico e privato, semplificare il quadro regolatorio e ridurre gli oneri burocratici".