Ha il volto di Liliana Segre l’Italia del futuro che vogliono i sindaci
by Matteo RicciCara Liliana,
domani scenderanno in piazza oltre 600 sindaci con la fascia tricolore e migliaia di cittadini sfileranno a Milano per manifestare che il Paese è al tuo fianco, contro l’odio e il razzismo, per la memoria.
Dopo la morte di Terracina hai dichiarato di sentirti più sola. Invece cara Liliana domani ti dimostreremo che non sei sola e che saremo noi in futuro, nelle istituzioni italiane e nelle scuole, a proteggere e diffondere il valore della memoria, affinché le atrocità dello sterminio nazifascista non accadano mai più.
Domani saremo con te perché vogliamo sostenere la tua battaglia contro l’odio. L’assurdità della situazione la denota la protezione che la questura ha dovuto assegnarti. Non serve aggiungere altre parole a tale squallore. Ma da domani saremo noi la tua scorta, per sempre.
L’odio e le parole violente prima o poi portano alla violenza e a una società sempre più fragile e impaurita. I sindaci sanno meglio di altri che dove c’è razzismo e intolleranza c’è anche maggiore insicurezza. E che una società dove prevale la paura sarà sempre più chiusa e meno competitiva. L’odio, il razzismo, l’antisemitismo che ancora oggi tornano in maniera così forte e prepotente fuori e dentro il discorso pubblico e politico ci impongono quindi di agire.
Come sindaci, come cioè rappresentanti dello Stato più vicini alle comunità che guidiamo e amministriamo, ne abbiamo l’obbligo morale, civile e politico. Per questo domani sarà una grande giornata dedicata al futuro dell’Italia.
Massimiliano Valerii, direttore del Censis, nel suo ultimo saggio parla di “società del rancore”, un rancore che permea ogni aspetto della vita pubblica e privata, e mette in fila gli elementi che hanno portato il nostro Paese a cercare rifugio e consolazione (di nuovo) nella propaganda violenta del populismo di estrema destra. O magari nella ricerca del nuovo uomo forte. Ma come hai detto tu Liliana “solo chi non ha mai visto l’uomo forte al potere (la dittatura), può pensare che sia la risoluzione e non il problema”.
Cara Liliana, oramai non sei solo la straordinaria donna che abbiamo conosciuto in questi anni, la testimone vivente delle atrocità peggiori della storia dell’umanità. Con la tua battaglia sei diventata un simbolo vivente della Costituzione e delle Repubblica italiana, e noi domani con centinaia di fasce tricolore ti abbracceremo a nome di tutto il Paese.
L’Italia del futuro, l’Italia che vogliamo ha il volto di Liliana Segre.
“L’odio non ha futuro”. Il 10 dicembre a Milano
La manifestazione prenderà il via alle ore 18 da piazza Mercanti (con concentramento a partire dalle ore 17.30), si muoverà in direzione di piazza del Duomo per poi attraversare la Galleria Vittorio Emanuele II e fermarsi in piazza Scala, davanti a Palazzo Marino. I sindaci guideranno il corteo e in piazza Scala interverrà la Sen. Liliana Segre.