Di Maio: illegittima l’intesa turco-libica su acque territoriali

Crea nuove tensioni; ora tutti collaborino a conferenza Berlino

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Bruxelles, 9 dic. (askanews) – Il memorandum di intesa firmato il 27 novembre scorso dal presidente turco Recep Tayyp Erdogan e dal capo del governo di accordo nazionale libico, Fayez al Sarraj, che delimita i confini marittimi dei due Paesi nel Mediterraneo orientale, “non è assolutamente legittimo”. Lo ha detto oggi a Bruxelles il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Il memorandum è stato già denunciato come illegale da Grecia, Cipro ed Egitto.

“Sicuramente – ha detto Di Maio rispondendo ai giornalisti a margine del Consiglio Esteri dell’Ue – quegli accordi per noi non sono assolutamente legittimi”. E’ “un fatto inaccettabile”, ha sottolineato, che “due Stati, la Turchia e il governo libico, decidano quali siano i limiti delle acque, di quelle territoriali e non, quando sono coinvolti altri paesi, come la Grecia che non è stata interpellata o a cui è stato solo detto di firmare. Loro si sono rifiutati, giustamente, ma poi si è firmato comunque l’accordo”.

“Quindi, per quanto ci riguarda, la questione dei due accordi, ma in particolare di quello dei confini marittimi, rappresenta un ulteriore rischio di instabilità, un rischio di tensione, in vista della conferenza di Berlino”, ha aggiunto il ministro degli Esteri.

“La conferenza di Berlino sarà la terza conferenza europea” sulla Libia, ha ricordato Di Maio. “Ma se vogliamo arrivare a un punto – ha sottolineato -, tutti gli Stati, europei e non europei, devono collaborare. Noi lo abbiamo fatto mettendo insieme venerdì sera a Roma tutti gli Stati che sono limitrofi, confinanti con la Libia, e abbiamo cercato di tenerli insieme. Anche se non tutti partecipano alla conferenza, abbiamo raccolto le loro istanze e vogliamo che contribuiscano alla conferenza di Berlino”, ha concluso il ministro degli Esteri.