Insoliti culti dei morti: tribù di cannibali affumica i corpi degli avi per preservarli

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Un fotografo italiano ha svelato alcuni culti di una tribù indonesiana, tra cui quello di affumicare i copri degli avi per preservarli.

Negli anni ’40 uno studioso occidentale, l’americano Richard Archbold, si è imbattuto nella tribù degli Ndani (o Dani) mentre esplorava gli altopiani della Nuova Guinea Occidentale (nella provincia indonesiana autonoma di Papua). Si tratta di una tribù incontaminata che vive ancora oggi come se si trovasse all’età del ferro e che conserva una serie di tradizioni che al giorno d’oggi risultano insolite. Su di loro si pensa che siano colpevoli della morte di Michael Rockefeller, figlio del vice presidente Nelson.

In passato sono stati cannibali e si sono cibati dei corpi dei nemici e di quelli degli abitanti del villaggio. Questo costume, però, in tempi recenti è stato abbandonato ed ora preferiscono mangiare maiali ed altra cacciagione. Tra le altre insolite tradizioni c’è quella relativa al lutto. Le donne del villaggio, infatti, erano solite tagliarsi le dita ogni qualvolta un membro della famiglia moriva. Questo serviva a dare un segno tangibile del dolore che provava per la scomparsa del suo congiunto. Anche questa tradizione sembra superata, ma ancora oggi è possibile vedere alcune donne con dita amputate.

Tribù guineana: la mummificazione e la preservazione degli anziani capi

C’è una tradizione che ancora oggi viene praticata e che agli occhi di un estraneo può sembrare insolita e al contempo affascinante. Ad averne parlato è il fotografo Gianluca Chiodini. Era da tempo che cercava di raggiungere la tribù e quando vi è arrivato si è sorpreso dell’accoglienza pacifica che gli hanno offerto. Vivendo per qualche giorno con gli abitanti del villaggio ha potuto osservare le loro tradizioni ed il loro modo di vivere. Ciò che lo ha colpito di più è il rituale di preservazione dei cadaveri.

Nel villaggio, infatti, c’erano i corpi di 7 grandi avi, mummie di capi che hanno regnato nell’antichità e che vengono venerati dagli attuali abitanti. Il fotografo è riuscito a vederne solo uno, per altro pare che solo due delle 7 mummie possono essere viste dagli stranieri, mentre le altri sono celate e possono essere viste e toccate solo da pochi eletti. Ciò che lo ha colpito è il rituale giornaliero di preservazione delle mummie: queste infatti vengono cosparse con una crema estratta dal grasso dei maiali, quindi viene messa sopra un fuoco con il quale viene affumicata per essere preservata. La mummia che ha visto il nostro fotografo era quella di un capo del villaggio vissuto 250 anni prima e che condivideva la tenda con 25 mogli.