Premiati i vincitori dell'AVIC30PHOTOCONTEST
BARD. Più di 100 iscritti provenienti da 9 nazioni diversi e un totale di 919 fotografie inviate: questo il bilancio dell'AVIC30PHOTOCONTEST, concorso fotografico organizzato per i trent'anni del Parco Naturale del Monte Avic con una sezione rivolta ai bambini e altre due dedicate ai cambiamenti climatici e alle fotografie da inserire nel calendario 2020.
La cerimonia di premiazione si è svolta nei giorni scorsi a Bard. Il francese Bertrand Muffat-Joly ha vinto il primo premio assoluto nella sezione dedicata ai “Racconti di natura alpina”, fotografando l’adattamento della fauna all’antropizzazione della montagna. Leo Gayola è il primo classificato nella sezione “Racconti di natura alpina”, seguito da Fabien Grebam. Menzioni speciali per Luca Melcarne, Vittorio Ricci e Fabrizio Stefani. Per il tema “La montagna che cambia” il primo premio è andato Fabrizio Moglia, primo, seguito da Giandra De Castro. Per il tema “Ritorni: avvoltoi e grandi predatori delle Alpi” primo posto per Fabien Dubessy e secondo per Massimo Arcaro. Menzione speciale per Lorraine Bennery.
Nella sezione B, dedicata al tema delle stagioni nel Parco del Mont Avic, ha vinto lo scatto di Daniele Bariviera. Dietro di lui Roberto Vallet e Davide Biagi. Menzioni speciali sono andate a Massimo Arcaro, Paola Garda, Francesco Guffanti, Luca Melcarne, Melchiorre Pizzitola, Luigi Remonti, Fabrizio Stefani, Paolo Taldo e Roberto Vallet.
Infine nella sezione C, “Artisticamente Parco” sono stati premiati i lavori delle scuole: le classi quarta e quinta della scuola primaria di Champdepraz e la classe 2C della scuola media Luigi Barone di Verrès.
Soddisfatti i commenti per l'alta adesione al concorso. "Numerosi sono stati i partecipanti al concorso, in particolare abbiamo apprezzato l’attenzione dei ragazzi che, per il tramite della scuola, hanno aderito", dice l'assessore regionale alle risorse naturali Albert Chatrian confermando poi la volontà di allargare il perimetro dell'area protetta attorno al Monte Avic. "E’ un’opportunità che vogliamo dare ai nostri ragazzi, al loro futuro di vita nei nostri luoghi di montagna, senza dimenticare chi già li apprezza come turista", afferma Chatrian.
"Nel corso del 2019 - aggiunge il presidente dell'Ente parco, Davide Bolognini - le celebrazioni per i 30 anni dall’istituzione del Parco sono state numerose e ampiamente partecipate. L’entusiasmo e l’ammirazione profusi dai partecipanti agli eventi ci hanno trasmesso la voglia di organizzare nuove attività di promozione sempre nel rispetto della natura. Il futuro dell’area protetta - conclude Bolognini - sarà finalizzato alla rigorosa conservazione dell’ambiente nella consapevolezza che la tutela del patrimonio naturale è la vera ricchezza da tramandare alle generazioni future".
E.G.