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la Repubblica

Napoli, Ancelotti: ''Valigia allenatore sempre pronta, esonero non mi spaventa''

Contro il Genk al San Paolo gli azzurri cercano il pass per gli ottavi di Champions, a tenere banco però è il futuro del tecnico: ''Giusto chiudere se non ci sono le condizioni''

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NAPOLI - Carlo Ancelotti parla alla vigilia della sfida al San Paolo con il Genk (ore 18:55), decisiva per la qualificazione del Napoli agli ottavi di finale della Champions League.
 
Come sta vivendo questa vigilia, Ancelotti? E' più complicata delle altre?
"No. Ho sentito al telefono De Laurentiis, come mi capita spesso. Abbiamo parlato della partita contro l'Udinese e adesso sto preparando questa gara. E' una vigilia importante, che può regalarci questa opportunità di passare il turno".
Che decisioni sta pensando di prendere?
"Devo prendere delle decisioni in queste ore. Mi compete scegliere la formazione migliore per fare una partita convincente. E' l'unica decisione che devo prendere in queste ore. Dopo la partita dovrò fare delle riflessioni, legate alla partita. E spero di farne finalmente positive".
Può bastare la qualificazione in Champions a cancellare tutto?
"Assolutamente no. Bisogna valutare quello di buono che è stato fatto in Champions, ma anche i problemi emersi in campionato. Siamo consapevoli che gli ottavi di Champions possano darci la motivazione e gli stimoli giusti anche in campionato".

Servirebbe uno psicologo nello staff?
"Sì, se si intende come un valorizzatore delle risorse umane, va bene. Uno psichiatra è invece totalmente negativo".
La sua valigia è sul letto...?
"La valigia per un allenatore è sempre pronta. Credo che essere messi in discussione per questa situazione sia assolutamente normale. Sono esperienze che ho già vissuto altre volte. Non sono spaventato o preoccupato: se la società mi manda via oppure se io decido di andare via. Come ho detto, se si verificano certe condizioni, è giusto andare avanti. Altrimenti è giusto chiudere. Ci sono tanti aspetti da valutare, sull'argomento. Mi sento molto coinvolto. La squadra non sta esprimendo quello che può dare. In Champions abbiamo fatto delle cose di grandissimo livello e io voglio trovare la soluzione per uscire da questo periodo, che finirà. Ma non possiamo tirarlo troppo per le lunghe. E' già durato troppo".
Cosa farà Ancelotti?
"Devo coinvolgere il più possibile i calciatori, credo sia necessario. Ma non vorrei che i calciatori giocassero per me, potrebbe essere uno dei motivi per il quale poi mi verrebbero dei dubbi".
Quando è cominciato il momento negativo?
"Non so quando sia cominciato. E' importante capire che non sia ancora finito".

Napoli, Ancelotti: "Ho sentito De Laurentiis, penso solo alla migliore formazione"

Come sta Milik?
"Si è allenato e potrebbe essere disponibile. Stesso discorso per Allan che ieri ha lavorato".
Può bastare mettere in campo la migliore formazione?
"E' l'unica cosa che posso controllare. Potrebbe essere una scintilla, ma non dimentichiamo quanto accaduto e poi servirebbero comunque altre verifiche".
Cosa non rifarebbe nel suo percorso a Napoli?
"Una cosa, ma non la dico".
Cosa si aspetta domani dalla squadra?
"Mi aspetto una prestazione convincente, come è già accaduto in Champions. Vorrebbe dire essere protagonisti in questa competizione".

Qual è la differenza tra il Napoli di Champions e quello del campionato?
"Siamo preoccupati per quello che non riusciamo a fare e ci condiziona l'aspetto mentale, in campionato. Paradossalmente la testa era molto più libera a Liverpool e tutti hanno dato il meglio. Questo peso ha condizionato molto".
Come mai questa difficoltà offensiva?
"Prendere tanti pali non è una giustificazione".
Il centrocampo non sta funzionando?
"Paradossalmente la presenza di Allan ci ha garantito una migliore qualità della squadra. Quando c'è lui, giochiamo meglio. Senza di lui troviamo più difficoltà. Evidentemente dà l'equilibrio, che è fondamentale".
Fabian e Insigne giocheranno?
"Come ho detto, devo pensarci bene e scegliere la migliore soluzione. Ho due dubbi riguardanti Allan e Milik".
Ha sentito Ibra?
"Ci siamo sentiti ieri sera. Mi ha detto che è a Los Angeles e c'è un bel clima".
Quale sarebbe il rimpianto maggiore al Napoli?
"Non vivo con i se e con i ma".
Sta pensando di andarsene domani?
"Non devo avere queste sensazioni. La squadra non sta rendendo ed è normale essere in discussione. Mi sembra logico, ma da qui a dire che vado via, ce ne vuole. Mi auguro che tutto vada bene e passare il turno. Dobbiamo sfruttare il momento e svoltare".
E' la persona adatta per risolvere il problema Napoli?
"Se non pensassi di esserlo, non sarei qui".
Che sensazioni ha per domani?
"Sono convinto che faremo una grande partita e passeremo il turno. Speriamo di vincere il girone per avere un ottavo di finale importante. Sono ottimista. Dipende da una cosa sola, l'allenatore non deve sbagliare la formazione".
La squadra è pronta e carica per domani?
"Ho visto il frame di Mario Rui e mi sono arrabbiato anche io. Ma c'è anche cattiva informazione, eravamo in rientro e quando Mario Rui prende palla i compagni rifiatano, mi sembra normale".