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Nuova centralina idroelettrica sul Meschio a Vittorio Veneto, scatta la polemica: "36 impianti sono abbastanza"

L'interrogazione presentata dal consigliere regionale Pd Andrea Zanoni

VITTORIO VENETO - “Basta centraline sul Meschio: solo nel territorio di Vittorio Veneto ci sono 36 impianti. La Regione bocci la nuova richiesta della Serika Srl, salute dei residenti e tutela ambientale vengono prima degli interessi del privato”.

 

Andrea Zanoni, consigliere del Partito Democratico, ha presentato un’interrogazione sull’autorizzazione presentata dall’azienda di Revine Lago per l’installazione di un impianto idroelettrico a coclea nei pressi dell’ex fabbrica ‘Carnielli-Fassina’, ribadendo la propria contrarietà all’operazione.

 

“Non si tratta di una zona qualsiasi - spiega l’esponente democratico trevigiano che a Palazzo Ferro Fini è anche vicepresidente della commissione Ambiente - ma di un sito considerato inquinato per la presenza di cromo esavalente e amianto, quindi potenzialmente pericoloso. Una situazione denunciata da anni sia da cittadini e associazioni che dalle istituzioni locali, con la bonifica dell’area avvenuta solo in minima parte. Già la precedente richiesta era stata bloccata, grazie alla forte opposizione dell’amministrazione comunale e al ‘no’ della commissione Via regionale, perché la centralina era ritenuta troppo impattante sull’ambiente: non c’è ragione per cui questa volta l’esito debba essere diverso. Invito quindi la Giunta a intervenire per stoppare nuovamente il progetto, garantendo la salute pubblica e l’ambiente”.