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la Repubblica

Auto elettriche, via libera agli aiuti di stato per realizzare batterie

Secondo la Ue "sussidi compatibili con le normative sugli aiuti di Stato". Si sbloccano più di 8 miliardi di euro

Ora è ufficiale: la Commissione europea ha autorizzato sette Stati membri, tra cui l'Italia, a erogare 3,2 miliardi di euro per sviluppare il settore delle batterie elettriche attraverso un consorzio di 17 società. Gli  investimenti, che riguardano Germania, Francia, Italia, Polonia, Belgio, Svezia e Finlandia, "dovrebbero consentire di mobilitare ulteriori 5 miliardi di euro di investimenti privati", afferma Bruxelles, che considera questi sussidi compatibili con le normative sugli aiuti di Stato.

La Germania potrà investire fino a 1,25 miliardi di euro, la Francia 960 milioni, l'Italia 570 milioni, la Polonia 240 milioni, il Belgio 80 milioni,la  Svezia 50 milioni e la Finlandia 30 milioni. I sussidi si inseriscono in un "importante progetto di comune interesse europeo" (Piiec), che coinvolge 17 società del settore, tra cui la casa automobilistica Bmw, Basf, ma anche la belga Solvay, oltre a una serie di Pmi. Queste società lavoreranno "a stretto contatto tra di loro e con oltre 70 partner esterni", come Pmi e società di ricerca europee.

"L'intera catena del valore della filiera delle batterie potrà svilupparsi sul territorio europeo, permettendo così di mantenere una forte produzione industriale in Europa", ha dichiarato il Ministero dell'Economia francese in una nota. "L'emergere dell'industria europea delle batterie - ha aggiunto - contribuirà al raggiungimento dell'obiettivo dell'Unione europea di diventare il primo continente carbon neutral entro il 2050".