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Maria Franca Ferrero si appresta a premiare gli allievi del 7° Master di Scienze e Tecnologie Alimentari per la Nutrizione Umana"

Al master universitario a lui intititolato, l’insegnamento di Michele Ferrero: «Informatevi, non date nulla per scontato e pensate 'diverso'»

Questa mattina ad Alba la cerimonia conclusiva del corso post laurea in "Scienze e Tecnologie Alimentari per la Nutrizione Umana", giunto alla sua settima edizione (FOTOGALLERY)

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"Informatevi, non date mai nulla per scontato, andate a fondo senza sosta, testate in ogni condizione, assaggiate continuamente, ma soprattutto pensate diverso dagli altri".

Sono gli insegnamenti che, nel corso di un incontro tenutosi nel Centro ricerche albese (era il 27 settembre 2013), Michele Ferrero volle dare ai suoi tecnici, così da trasmettere le basi del pensiero che nel corso della sua fortunata vicenda imprenditoriale lo ha portato ai successi che tutti conosciamo.

Le parole del geniale industriale, fondatore di quello che, partendo da una piccola realtà di provincia, in poco più di settant’anni è diventato uno dei più importanti gruppi dell'alimentare al mondo, sono state ricordate questa mattina, lunedì 9 dicembre, nel corso della cerimonia conclusiva del Master in "Scienze e Tecnologie Alimentari per la Nutrizione Umana" a lui intitolato. Un corso di alta specializzazione in quella ricerca cui lui si era dedicato per la sua intera esistenza, voluto dalla famiglia come uno speciale regalo per il suo ottantesimo compleanno, come ricordato ancora durante il momento finale di questa settima riuscita edizione.

L’atto conclusivo di quella che, come ricordato stamane, è stata "la migliore annata del master", si è tenuta nella casa di quella Fondazione che questa iniziativa promuove e sostiene da sempre, di concerto con l’Università di Torino, finanziandone i costi con risorse che per i quattro quinti sono destinate agli studenti in forma di borse, servizi e premi.

Dodici gli allievi sfilati di fronte al magnifico rettore dell'Università di Torino Stefano Geuna, al direttore, professor Vincenzo Gerbi, e ai numerosi docenti dell'insegnamento, che dal prossimo anno amplierà i propri orizzonti grazie alla collaborazione già avviata con l'Università del Sacro Cuore di Piacenza, altra eccellenza italiana nell'ambito della ricerca scientifica sull'alimentazione umana, collaborazione che ne tramuterà la dimensione a master interuniversitario.

A salutarli, come ormai da tradizione, Maria Franca Fissolo Ferrero, che della Fondazione è presidente, accompagnata dalla nuora Luisa Strumìa, insieme ai vertici dello stesso ente – con in testa il direttore generale Bartolomeo Salomone – e di quelli della Soremartec - con l’amministratore delegato Mauro Fontana e il responsabile della divisione Nutrizione Roberto Menta.

Prima della sua conclusione, la cerimonia ha previsto una lectio magistralis tenuta dal professore Mario Rasetti, presidente dell’Isi e luminare della fisica teorica, che nel suo interessante intervento si è dedicato al tema dell'intelligenza artificiale e dei "big data", esaminandone le implicazioni economiche, sociali ed etiche nel nostro presente e in un futuro tutt’altro che lontano. "Oggi viviamo in un mondo nel quale anche per la scienza comunicare è diventato difficile", ha spiegato portando ad esempio il tema – particolarmente caro a Ferrero quando si parla di informazione scientifica in materia alimentare – dell'olio di palma e del suo utilizzo. "Nella sua categoria il miglior ingrediente possibile, visto che contiene il 49% di grassi insaturi, ma che che nell'immaginario collettivo è divenuto il diavolo".

Da questa premessa il luminare è partito per analizzare su più vasta scala il tema dell’informazione e della sua evoluzione nella rivoluzionaria era del digitale, in un contesto che deve fare i conti con tematiche etiche di grande portata: dalle derive possibili di una conoscenza nelle mani di pochi alle sempre più urgenti problematiche di un sviluppo che non può più non tenere conto della sostenibilità: "Stiamo consumando in maniera suicida le risorse della terra – ha spiegato – e così facendo stiamo mettendo a rischio la nostra stessa esistenza. In questo quadro la produzione di cibo è uno dei fattori determinanti, e quella di cibi insalubri pesa moltissimo. Noi dobbiamo puntare su produzioni sane e sostenibili. Big data e intelligenza artificiale possono giocare una parte importante anche in questo cambio di logica".

In coda la premiazione finale, con la consegna dei premi in denaro (5mila euro) assegnati dalla Fondazione Ferrero per la migliore testi finale (a Martina Coviello) e ai due studenti che hanno conseguito il titolo con le migliori valutazioni complessive e in corso: Francesca Pianca e Andrea Padovan.

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