“Tinte e liscianti per capelli aumentano rischio tumore”. In Europa è diverso

I dati, frutto di uno studio del National Institute of Environmental Health Sciences, non riguardano i prodotti che rispondono alle normative europee

Le tinte per capelli e i prodotti che permettono di sfoggiare una chioma più liscia possono aumentare il rischio di sviluppare il cancro al seno. Questa è la principale conclusione di un ampio studio statunitense i cui dettagli sono stati pubblicati sulle pagine dell’International Journal of Cancer.

Prima di entrare nel dettaglio è doveroso specificare che si tratta di risultati riguardanti prodotti la cui composizione risponde alle normative statunitensi, molto diverse rispetto a quelle vigenti nei Paesi europei.

A mettere in chiaro questo aspetto cruciale ci hanno pensato gli esperti di Cosmetica Italia, associazione che raccoglie circa 500 realtà del settore, specificando che gli esiti ottenuti dagli studiosi americani non sono applicabili ai prodotti la cui filiera viene gestita in Paesi dell’Unione Europea.

Tornando allo studio, ricordiamo che è stato portato avanti da un’equipe scientifica attiva presso il National Institute of Environmental Health Sciences. Gli esperti hanno monitorato la situazione di 46.709 donne di età compresa tra i 35 e i 74 anni, sane al basale e incluse nel cosiddetto Sister Study.

Quest’ultimo lavoro di ricerca, condotto dal 2003 al 2009, è stato intrapreso con lo scopo di ottimizzare, tramite il monitoraggio delle condizioni delle sorelle di donne a cui era stato diagnosticato il tumore al seno, l’identificazione dei principali fattori di rischio della neoplasia.

A un follow up di 8 anni (in questo lasso di tempo sono state formalizzate 2.794 diagnosi di tumore al seno), il team del National Institute of Environmental Health Sciences, guidato dalla Dottoressa Alexandra White, ha portato alla luce un rischio di avere a che fare con il cancro al seno più alto del 9% nelle donne abituate a utilizzare tinte per capelli permanenti.

Per quel che concerne i dati relativi all’utilizzo dei prodotti liscianti (caratterizzati dalla presenza di sostanze chimiche che imitano gli ormoni estrogeni), è stato riscontrato un rischio più alto del 18%, percentuale che tocca il 31 in caso di impiego frequente (ogni 5/8 settimane). Quando si parla di questi risultati è fondamentale evidenziare che le donne afroamericane sono risultate maggiormente esposte al rischio rispetto a quelle di etnia caucasica.

Si tratta senza dubbio di un quadro che fa riflettere. Nonostante questo, gli stessi studiosi statunitensi raccomandano di non saltare a conclusioni affrettate. La Dottoressa White ha infatti precisato che sono numerosi i fattori che contribuiscono allo sviluppo del cancro al seno nelle donne.

Ha altresì sottolineato l’importanza che ha per le utenti finali il fatto di possedere informazioni relative alle sostanze chimiche presenti nei prodotti per l’hair care e alle loro implicazioni. Ha fatto però presente che i rischi associati al loro utilizzo sono minimi.

Le conclusioni in questione dovranno in ogni caso essere confermate da ulteriori studi, motivo per cui, almeno per ora, la FDA non ha incluso le tinte permanenti per capelli e i prodotti liscianti nel novero dei prodotti potenzialmente cancerogeni.