A pesca di voti nelle Midlands. La strategia di BoJo nelle roccaforti laburiste che vogliono Brexit

Il premier in visita al mercato del pesce di Grimsby. Torna il tema dell'immigrazione, con la promessa di un sistema a punti sul modello australiano

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Boris Johnson ha lanciato un’offensiva nelle roccaforti laburiste a maggioranza euroscettica negli ultimi giorni di campagna elettorale. Il premier ha rievocato gli slogan del referendum del 2016 per guadagnare voti tra l’elettorato pro Leave nei seggi in bilico nelle Midlands. La strategia elettorale dei Tory è finalizzata a conquistare circa 40 collegi che hanno votato per uscire dall’Ue ma sono attualmente detenuti dal Labour con una maggioranza risicata. Inizialmente i conservatori temevano di combattere una campagna elettorale su due fronti. Da un lato, dovevano neutralizzare la minaccia dei Lib Dems nei seggi pro Remain a Londra e nel sud est e dall’altro conquistare i collegi euroscettici al nord. Ma i sondaggi mostrano che il voto dei Tory europeisti è piuttosto resiliente, e quindi il partito ha mobilitato le proprie risorse nei collegi pro Leave.

Il seggio di Grimsby, dove il premier è andato in visita stamattina, è uno degli obiettivi più importanti dei Tory e ha assunto un valore simbolico nella strategia elettorale dei partiti. I laburisti hanno sempre vinto a Grimsby negli ultimi 74 anni ma stavolta sono in difficoltà a causa della Brexit. La candidata del Labour Melanie Onn deve difendere una maggioranza di circa 2 mila voti, e la linea pro Remain del suo partito non la sta aiutando. Oltre il 70 per cento degli elettori del seggio hanno votato per uscire dall’Ue e molti di loro sono attratti dalla linea oltranzista dei Tory sulla Brexit. Stamattina Boris Johnson è andato in vista al mercato del pesce di Grimsby e più tardi si sposterà a Sunderland, un’altra roccaforte euroscettica storicamente in mano al Labour.

Negli ultimi giorni di campagna elettorale il premier ha rievocato gli slogan più popolari del referendum del 2016 che erano scomparsi dal dibattito pubblico. Johnson è tornato ad utilizzare un tono battagliero contro l’Unione europea per ribadire le sue credenziali da euroscettico di ferro. Secondo le indiscrezioni il premier nei prossimi comizi dovrebbe promettere di “tagliare il trasferimento di risorse all’Unione europea” e “di riprendere il nostro controllo dall’élite di Bruxelles”. Anziché criticare Corbyn sulla base delle promesse economiche il premier denuncerà “il grande tradimento” compiuto “dai politici di Islington (il seggio del leader laburista, ndr) che deridono i vostri valori e ignorano i vostri voti”. Alzando i toni sulla Brexit e usando una retorica populista il premier spera di distogliere l’attenzione dagli altri temi elettorali - il welfare, le politiche economiche - su cui è più debole.

Johnson è tornato anche a parlare di immigrazione, un argomento chiave della campagna del Leave che è stato trascurato in campagna elettorale. Il premier ha annunciato domenica un sistema a punti sul modello australiano per limitare il numero di immigrati europei in arrivo dopo la Brexit. Per i lavoratori qualificati è previsto un iter agevolato per trasferirsi in Gran Bretagna, mentre per i dipendenti a basso reddito sarà disponibile solo un visto temporaneo. “Per troppo tempo i migranti europei hanno trattato il Regno Unito come se fosse parte del loro paese”, ha detto Johnson alla Bbc ribadendo un tema molto caro agli elettori della working class. I dati di John Curtice, decano dei sondaggisti britannici, mostrano che i conservatori hanno superato i laburisti negli indici di gradimento degli elettori a basso reddito ma sono calati tra il proprio elettorato di riferimento.

Il leader del Labour, Jeremy Corbyn, invece segue la strategia opposta. Distoglie l’attenzione dalla Brexit per mettere in luce i punti deboli dei conservatori. Il suo braccio destro, John McDonnell, oggi ha tenuto un discorso a Londra incentrato sulle nazionalizzazioni e le riforme economiche promesse dal Labour. Il capo dell’opposizione terrà un comizio a Bristol, una roccaforte laburista in cui i Tory non hanno alcuna speranza di vincere. Anziché puntare sui seggi in bilico Corbyn spera di riempire le piazze e ricreare il clima di entusiasmo delle scorse elezioni.