Bus dirottato a Milano, Sy “colpa di Salvini”/ Sequestrò 50 bimbi “io non terrorista”

Bus dirottato a Milano, Ousseynou Sy in aula per il processo: “non sono un terrorista, la colpa è di Salvini e del Governo che vessano l0Africa”

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Torna a parlare e lo fa dall’aula del Tribunale di Milano, Ousseynou Sy, il 47enne accusato di avere sequestrato, incendiato e dirottato un bus con 50 bambini a bordo, due insegnanti e una bidella lo scorso 20 marzo a San Donato Milanese di ritorno da una gita scolastica. Attacchi durissimi in aula e difesa semi-totale su quanto compiuto da lui in quelle ore concitate sulla tangenziale vicino a San Donato: «Non sono un assassino né un terrorista e mi auguro che giustizia sia fatta anche per noi africani. Sono anch’io un figlio dell’Africa, quell’Africa che voi conoscete molto bene, che ha visto i suoi figli spogliati della dignità umana, di ogni diritto alla serenità, alla felicità, anche oggi», sostiene Sy secondo quanto riportato da Sky Tg 24 in merito alla sua deposizione. Il dirottatore del bus, come suggerito dalla difesa, ha letto una lunga dichiarazione spontanea dove l’atto da lui compiuto resta solo sullo sfondo e diventa un mero atto di accusa contro l’Italia e l’Occidente. «Una volta parlavo con il mio avvocato di Salvini. La gente se ne frega di quello che fa Salvini con il suo governo che fa morire centinaia di persone in mare con le sue leggi. Mi si è gelato il sangue. La Mare Ionio ha salvato centinaia di persone, è stata sequestrata, 300 mila euro di multa per aver salvato cento persone, uomini, donne, bambini. Il 18 Novembre Amnesty international ha detto che l’Italia è corresponsabile degli orrori della Libia. Nessuno ne parla, ormai», attacca diretto Sy secondo gli stralci pubblicati da La Provincia di Crema, appena dopo l’intervento di Autoguidovie che comunque aveva definito un «buon guidatore» il 47enne fino al momento dell’assurdo sequestro.

LA “VERSIONE” DI OUSSEYNOU SY IN AULA

Sempre Sy accusa la Lega e l’Italia di aver impostato una campagna di odio genocida contro l’intero popolo africano: «Come cittadino italiano e africano accuso Salvini ed il suo governo di crimini contro l’umanità e di genocidio. Quando una persona non viene soccorsa per strada, viene accusata di omissione di soccorso». In merito però al perché abbia allora fatto il sequestro con i bimbi a bordo del suo bus – tra gli altri anche Rami e Adam che si distinsero per atti di eroismo fino a meritare la cittadinanza italiana nei giorni scorsi – Sy abbozza una breve dichiarazione: «L’ho fatto per l’Africa che ha tutto quello che serve per vivere per 10mila anni. Mi chiedo, cosa spinge milioni di persone ad affrontare l’inferno per una vita migliore? La risposta: lo sfruttamento, il disprezzo del popolo africano. Ci chiamate poveracci, sventurati, disgraziati. Noi non siamo né poveracci né sventurati né disgraziati. E quando guardiamo i bambini galleggiare, ormai ci abbiamo fatto l’abitudine, non ci fa più né caldo né freddo». Al termine della dichiarazione spontanea, il senegalese ha poi aggiunto «Ho 47 anni: sono consapevole dei rischi che corro qui e in Africa, ma la mia vita non è niente rispetto all’orrore dei miei fratelli. L’opinione pubblica è dietro l’angolo pronta a saltarmi addosso». Immediata la replica dopo l’emergere di queste dichiarazioni, dell’ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini: «Roba da matti. Ricordate il “signore” che dirottò un autobus pieno di bambini, dandolo poi alle fiamme? Oggi dice al giudice che è #colpadiSalvini, accusandomi di “crimini contro l’umanità e GENOCIDIO”, insultando poi l’Italia e inneggiando all’Africa…». Non solo, ad ulteriore commento, il leader della Lega aggiunge sui social poco fa «Aspetto i dotti commenti di giornaloni, intellettualoni e sinistri vari, come minimo qualcuno darà ragione a questo delinquente, scommettiamo?».