Le Sardine nell'Acquario di Aosta

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AOSTA. Quello delle Sardine in apparenza è un movimento spontaneo nato dai social, ma se si ha la pazienza di leggere tra le righe, di guardare tra una Sardina e l'altra, si intravede lo zampino di alcuni notabili della Sinistra Italiana. Una Sinistra che ha perso il controllo delle piazze italiane e che cerca di riempirle passando prima in "pescheria". Non possiamo comunque sottovalutare il fatto che quando il Tritone chiama, le Sardine riempiono le piazze.

Qui ad Aosta si sono ritrovate sabato scorso, 7 dicembre, in qualche centinaio in piazza Arco d'Augusto. Difficile stimare con esattezza quante fossero. Secondo alcuni, come il consigliere regionale della Lega Andrea Manfrin, circa un centinaio mentre secondo alcuni mezzi di informazione più o meno 500. Di sicuro siamo lontanissimi da un evento simile avvenuto sette anni fa: il comizio di Beppe Grillo (video) all'epoca in cui ancora organizzava i suoi tour nelle piazze grazie al web (così come oggi dicono di fare le Sardine) e non risultava essere legato ad alcuna forza politica (così come dichiarano le Sardine).

Dal quel 12 novembre 2012 sembrano passati decenni. La politica è cambiata e ora, anche se tornasse Beppe Grillo, forse neanche la metà della piazza riempirebbe. Assistiamo comunque ad un evento composto da persone che si compattano per dire no al "populismo" e no al "razzismo" .

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Ora riportiamo i commenti di alcuni rappresentanti della politica regionale sulla manifestazione di Sabato. Le foto da noi realizzate sono uno strumento per conoscere il clima di quest manifestazione. Pubblichiamo la foto che ci ha inviato il consigliere Manfrin che ci da una visione dall'alto della presenza di Sardine ad Aosta. L'unica pecca di quest di quest foto è che non sappiamo a che ora è stata fatta. Ma è sempre un utile contributo.

Il sindaco di Aosta, Fulvio Centoz, era tra le persone presenti all'Arco d'Augusto per la manifestazione. «Anche Aosta accoglie la partecipazione di chi vuole dire basta ad un linguaggio violento di certa politica. Ero in piazza ed ho visto gente di tutte le età, senza distinzioni di partito ma tutti accomunati dalla voglia di mandare un segnale forte. Benvenute #sardine! Spero che possiate diventare un argine al degrado della politica e una speranza per il futuro».

L'assessore regionale alla sanità, Mauro Baccega: «Ogni manifestazione di sostegno alla democrazia che parte dai cittadini merita ascolto e approfondimenti. Dalle immagini mi pare di capire che la presenza politica era marginale e quando si parla di iniziative che contestano i sovranismi, i populismi e soprattutto contro i richiami al fascismo mi vedono in perfetta sintonia. Sabato prossimo alle ore 17,00 all'Hotel HB gli amici di EPAV si esprimeranno sui temi della politica».

Il consigliere regionale del gruppo Mouv' Roberto Cognetta: «Se i cittadini hanno voglia di manifestare, hanno ancora a cuore la partecipazione. Mi piacerebbe vedere anche qualche manifestazione in più contro il governo piuttosto che contro l'opposizione al governo, ma probabilmente pare sia molto più importante intimidire chi critica che manifestare contro chi comanda. Resta in me un dubbio, una domanda, se questo governo è così buono e l'opposizione attuale così cattiva perché poi gli ultimi risultati elettorali e i sondaggi dicono il contrario? Forse queste manifestazioni sono spintanee più che spontanee? Una cosa è certa, in Valle d'Aosta l'amministrazione regionale sta con le sardine..... W la spontaneità!».

Il consigliere regionale del gruppo Mouv' Stefano Ferrero (Mouv'): «Personalmente apprezzo qualsiasi momento di aggregazione pacifica nelle piazze. Purtroppo ascoltando le più recenti dichiarazioni del loro leader ho capito che oltre il contrasto alla Lega non si capisce quale sia la linea all'interno della sinistra di questo movimento. Mi auguro che non abbiano padri o padroni a telecomandarli o peggio sia un esperimento del centro sinistra per fermare la crisi al suo interno. Se sono sardine fresche oppure le solite in salamoia riesumate dallo scatolame degli scaduti lo vedremo presto!».

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Il consigliere regionale del gruppo Lega VdA, Andrea Manfrin, invia una immagine scattata all'Arco d'Augusto sabato (foto a fianco) e commenta: «Provo un profondo rispetto per le manifestazioni di piazza, e per tutte quelle persone che, in maniera civile e senza violenza, scendono in piazza per migliorare la propria comunità. Le motivazioni della discesa in piazza delle sardine, invece, rimangono a me sconosciute. È curioso infatti che un centinaio di persone, dichiaratamente di sinistra, sostenute dagli organi di informazione amici, si riunisca per protestare verso un partito, la Lega che è all'opposizione, quando sia il Comune di Aosta, sede della manifestazione, che la Regione Valle D’Aosta, così come lo Stato italiano, sono amministrate da forze politiche di sinistra. Le proteste contro l'opposizione sono davvero curiose, quasi comiche, ma è altrettanto curioso che tutto questo amore verso la democrazia si infranga di fronte alla richiesta di elezioni. Attendo fiducioso un analogo interesse verso i delittuosi fatti che hanno interessato la nostra Regione, con l’arresto di amministratori pubblici connessi alla Ndrangheta, perché in quel caso, decisamente funesto è preoccupante, nessuna sardina si preoccupo di manifestare. Questione di priorità».

La consigliera regionale del gruppo M5s, Manuela Nasso : «Ci sono stata anche io al raduno delle Sardine, ero molto curiosa di ascoltare, capire e vedere cosa avessero da dire. E’ stato bello ascoltare i ragazzi leggere gli articoli della costituzione, sottolineare l’attenzione all’ambiente e sentire cantare Bella Ciao e l’Inno di Mameli da tutta la piazza: due canti fondamentali per il nostro paese. Ammetto di aver visto molti, troppi, volti noti da anni nella politica valdostana ma è stato positivo vedere tanti giovani che semplicemente chiedono, tra le altre cose, un linguaggio educato e rispettoso. Davvero sterili le critiche sul numero di persone presenti alla manifestazione, per la nostra piccola realtà è emblematico e importante che centinaia di persone in un freddo sabato sera abbiano deciso di radunarsi».

 

Marco Camilli