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Uber, 3000 aggressioni sessuali e 9 omicidi nel 2018

I numeri, pubblicato su un report di sicurezza ufficiale, rappresentano solo lo 0,0002% del totale delle corse in USA

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Uber ha presentato il suo primo report sulla sicurezza da quando l’App esiste: i numeri che ne scaturiscono sono, per quanto rappresentino una piccola percentuale del totale delle corse, sconcertanti. Esaminando infatti due anni di dati, Uber ha raccolto 3.045 segnalazioni di aggressioni sessuali da parte dei suoi autisti nel 2018 e 2.936 nel 2017. A questi si aggiungono 5.500 episodi di palpazioni o contatti sessuali indesiderati. Questi numeri rappresentano lo 0,0002% degli 1,3 miliardi di corse che l’app ha registrato nel 2019.

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Nel rapporto di Uber vengono segnatali anche 10 omicidi nel 2017 e 9 nel 2018, egualmente suddivisi tra autisti e passeggeri. A questi si aggiungono ben 58 incidenti mortali nel 2018 e 49 nel 2017. I dati, raccolti e riportati dal New York Times, fanno riferimento ai soli Stati Uniti e sono il frutto di un intenso lavoro da parte di Uber svolto a seguito dei continui attacchi che le sono stati fatti recentemente, proprio per questioni legate alla sicurezza degli utilizzatori dell’app.

“I numeri sono sconcertanti e difficili da digerire”, ha dichiarato Tony West, Chief Legal Officer di Uber, in un’intervista al Times. “Quello che ci dicono i dati è che Uber è un riflesso della società che serve.”

Secondo Uber, il prossimo passo sarà quello di aumentare il suo team di sicurezza e collaborare con diverse associazioni americane contro la violenza e gli abusi per creare una hotline telefonica, in modo che ciclisti e conducenti possano denunciare gli attacchi. Uber ha  anche dichiarato che condividerà le informazioni sui conducenti sospetti con i suoi concorrenti, anche se al momento non esiste una tempistica per tale processo.