"Lavorerai in Vaticano": si finge un maresciallo e deruba famiglia dell'ex
Si era finto maresciallo dei carabinieri anche con quella che è stata la sua ex fidanzata. E proprio alla famiglia della ragazza ha rubato oltre 20 mila euro
by Giorgio VaianaTruffa dopo truffa e dopo richieste insolite, era riuscito a farsi consegnare dalla famiglia della sua ex fidanzata oltre 20 mila euro. La storia, assurda, arriva da Roma. Un napoletano di 31 anni aveva organizzato una truffa ai danni di quella che era stata la sua fidanzata. Alla ragazza, una giovane della provincia di Enna, aveva fatto credere di essere un maresciallo dei carabinieri. L'aveva corteggiata e, dopo averne conquistato la fiducia, i due si erano fidanzati e si erano trasferiti a Roma. Qui la prima parte della truffa. Il giovane napoletano aveva convinto la ragazza a prendere una casa in affitto ed arredarla a spese della famiglia siciliana. La promessa era quella di un lavoro in Vaticano per la giovane ennese.
I due avevano ufficializzato il fidanzamento rientrando in Sicilia. Qui il truffatore aveva raccontato la sua storiella ormai imparata a memoria, del suo lavoro come maresciallo dei carabinieri e di come fosse pronto un posto di lavoro pronto per la figlia in Vaticano e, con una serie di giri di parole, era riuscito a farsi consegnare, in varie tranche, oltre 20 mila euro. Ma non solo. Perché i genitori della ragazza, dopo qualche tempo si erano accorti che da casa mancavano oggetti prezioni, gioielli e una carta di credito che era stata utilizzata per fare vari acquisti. A questo punto si sono rivolti ai carabinieri siciliani che hanno iniziato le indagini con il supporto dei colleghi romani.
Ma il napoletano aveva intuito tutto. Era tornato nella sua città di origine facendo perdere le proprie tracce. Le indagini, però, hanno dimostrato come il giovane fosse noto alle cronache giudiziarie. Era stato arrestato, infatti, dai carabinieri per possesso di segni distintivi delle forze dell'ordine contraffatti e denunciato per lo stesso reato dalla polizia di Reggio Calabria. È stato bloccato e arrestato a Roma mentre tentava di entrare al ministero della Difesa con un documento militare falso. Dopo l'arresto in flagranza è stato disposto per l'uomo l'obbligo di firma. Dovrà rispondere di truffa aggravata, furto, indebito utilizzo di carte di credito e possesso di tesserino falsificato. Nella sua abitazione di Napoli, i carabinieri hanno sequestrato altri oggetti, capi di vestiario dell'esercito e della polizia e diversi cellulari. I genitori del trentunenne sono indagati per concorso nei reati contestati al figlio.
Non è la prima volta che qualcuno si finge maresciallo dei carabinieri per truffare le persone. Qualche tempo fa un uomo si era finto carabinieri chiedendo e ottenendo dei soldi da un anziano per evitare che il giovane nipote finisse in galera per essere rimasto coinvolto in un incidente. Il consiglio dei militari dell'Arma è sempre lo stesso: in caso di dubbi sull'identità della persona, anche dopo aver chiesto e visto il tesserino, si può contattare il numero di emergenza 112 e richiedere un aiuto.