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Bollo auto e rincari dal 2020, ma questa volta saranno di altro tipo

Con il Dl fiscale 2020 è stato stabilito che a partire da gennaio il pagamento della tassa di circolazione verrà effettuato tramite sistema PagoPa. Vediamo quali saranno le conseguenze.

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In un contesto di lotta all’evasione e dello stop all’uso del contante sempre più pressante, anche l’ormai storico modello Rav sta per andare in pensione e sarà sostituito da un nuovo metodo di pagamento “al passo coi tempi”.

Modello PagoPa

PagoPA, sostanzialmente, è una nuova modalità per eseguire pagamenti verso la Pubblica Amministrazione in modalità standardizzata.

Si possono effettuare i pagamenti direttamente sul sito o sull’applicazione mobile dell’Ente o attraverso i canali sia fisici che online di banche e altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP), come ad esempio:

L’obiettivo è quello di permettere al cittadino di scegliere metodi di pagamento moderni, a minima frizione, e al mercato di poter integrare lo strumento, aggiungendo facilmente nuovi strumenti di pagamento innovativi, rendendo il sistema più aperto e flessibile.

Con le commissioni il bollo auto diventa più oneroso

Non si può, certamente, parlare di salasso, ma, verosimilmente, l’aumento dei costi di gestione sarà sentito dai cittadini.

Se da un lato il nuovo metodo di pagamento consentirà meno burocrazia e meno file davanti gli sportelli bancari e postali, dall’altro vi sarà un prezzo da pagare.

Secondo un recente studio, le commissioni di gestione dei pagamenti aumenteranno mediamente di 50 centesimi.

In particolare, presso le agenzie di pratiche auto, che già adottano questo modello, si è potuto constatare un aumento dei costi di gestione, a carico del contribuente, da 1,87 euro a 2,37 euro.

Il costo, per chi paga da ufficio postale, si aggira intorno ad 1,50 euro, mentre per chi deciderà di pagare da tabaccherie il costo sarà di 1,87 euro.

Non una vera è propria stangata, ma, di sicuro, un ulteriore aggravio per i contribuenti italiani.

Leggi anche: “Bollo auto: novità in arrivo: da gennaio 2020 si paga in modo diverso con PagoPa”.