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I Ronin in concerto al Black House Blues

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Martedì 10 dicembre, al Black House Blues, c’è il secondo appuntamento live della rassegna “SHEEP, music for flocks” nata dalla collaborazione tra il nuovo Black House Blues di Davide Laucella con il Godot Art Bistrot di Luca Caserta; a supporto, con la funzione di factotum, Paolo Spagnuolo (direzione artistica BHB).

La data di nascita dei Ronin si può far risalire al luglio del 1999, quando Bruno Dorella, allora batterista dei Wolfango, sognava di formare un gruppo che unisse il western morriconiano, l’isolazionismo chitarristico e certo folk mediterraneo e balcanico. Una sera di quel luglio stava per suonare in un festival a Pesaro, quando una tempesta arrivò ad impedirne lo svolgimento.

Gli unici a suonare furono dei musicisti ungheresi che si trasferirono sotto il tendone delle birre ed intrattennero tutti suonando musica balcanica in acustico per un paio d’ore. Folgorato dall’esperienza, Dorella decide di far partire il progetto. Ci mette un po’ a trovare i musicisti giusti visto il suo retaggio punkettone, ma nel 2003 vede finalmente la luce il primo EP, semplicemente intitolato Ronin.