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Meloni presenta risoluzione contro il Mes: "Spero che pure il M5s la voti"

La leader di Fratelli d'Italia propone inoltre ai gruppi di Lega e Forza Italia di sottoscrivere un documento comune per impegnare la maggioranza a non sottoscrivere il fondo salva-stati

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Una risoluzione parlamentare per chiedere al governo di non firmare la riforma del Meccanismo europeo di stabilità (Mes). Verrà presentata mercoledì alla Camera da Fratelli d’Italia, la stessa giornata in cui l’esecutivo presenterà la sua risoluzione a favore del fondo salva-stati.

“Confido che molti grillini la votino - sottolinea la leader di Fdi -. Spero che ci sia ancora qualcuno nei 5 Stelle disponibile a non svendere tutto quello che ha detto per anni e si ribelli”. Giorgia Meloni propone ai gruppi di Lega e Forza Italia di sottoscrivere un documento comune per impegnare la maggioranza a non sottoscrivere il Mes.

Ieri il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha accusato l’opposizione di fare terrorismo sul Mes a scopi elettorali e in questo Meloni è convinta delle sue idee. Tanto è vero che oggi sarà a Bruxelles con tutti i parlamentari di Fdi per sottolineare con forza che il partito non è disposto a farsi prendere in giro su una questione così importante. In un'intervista alla Stampa, l’ex ministro auspica che qualcuno risponda alle sue osservazioni, riassumibili in alcune domande. “È vero o non è vero che con la riforma il Mes diventa sempre più un fondo salva-banche? - chiede la deputata -. È vero o no che chi accede a fondo potrebbe essere costretto a ristrutturare il suo debito? È vero o no che questa ipotesi potrebbe rendere meno appetibili i titoli di Stato italiani?”. Meloni va poi all’attacco di Luigi Di Maio che in passato aveva espresso i suoi dubbi sul Mes. E ricorda che i pentastellati sostenevano nel loro programma il superamento del Meccanismo, mentre oggi stanno per votare la sua riforma.

In caso di elezioni, Meloni ricorda che il centrodestra avrebbe già un suo programma scritto nel 2018, che andrebbe comunque aggiornato. Secondo l’ex ministro, Lega, Fi e Fdi hanno una visione comune che è sicuramente più solida di quella dell’attuale maggioranza. L’ex vicepresidente della Camera ribadisce però che non ci sarebbe un’uscita dell’Italia dall’euro, se il suo partito andasse al governo. “Ma non penso che per stare in Europa si possa accettare tutto quello che fa male all’Italia - precisa Meloni -. Vanno valutati vantaggi e svantaggi. Alcuni Paesi, come la Germania, si sono avvantaggiati, altri, come l’Italia, si sono impoveriti”.