All’asta la casa di Pino Daniele. E il fratello rischia di rimanere senza un tetto
L’abitazione del cantautore è stata messa in vendita dalla banca, a causa del pignoramento del mutuo d’acquisto
by Ignazio RiccioLa notizia è arrivata tramite i social network: la casa natale del cantautore napoletano Pino Daniele è finita all’asta. L’alloggio, dove dopo la prematura morte dell’artista abita ancora il fratello Salvatore, è stata messa in vendita dalla banca, a causa del pignoramento del mutuo d’acquisto. La denuncia arriva dalla pagina di Facebook del gruppo “Set Napoli”. Nel post viene messo in evidenza che l’edificio di via San Giovanni Maggiore Pignatelli, dove Pino Daniele è cresciuto insieme alla famiglia, finirà nelle mani di un nuovo proprietario a fine gennaio.
A rimetterci sarà il fratello del musicista, Salvatore, il quale rimarrà senza un tetto. "È poco più di un basso – hanno scritto sulla pagina Facebook i componenti del gruppo – ma l'aggressività della banca è motivata dal fatto che ora gli interessi immobiliari su quest'area si sono moltiplicati. Un allarme che condividiamo con tutti, affinché si blocchi l'esecuzione dell'asta e si trovi una soluzione per impedire lo sgombero di Salvatore". Proprio il fratello del cantautore recentemente da quella stessa abitazione aveva esposto uno striscione anti Salvini, durante il giorno della visita dell'ex ministro dell'Interno a Napoli. "Questa Lega è una vergogna, lo diceva anche mio fratello Pino", il testo esposto su un lenzuolo calato fuori il balcone.
La notizia è già girata in città e sta creando molto scalpore, soprattutto nel centro storico, dove Salvatore è uno degli abitanti più apprezzati, anche in ricordo del noto fratello, che in questi luoghi è venerato come un idolo. Pino Daniele è stato un artista apprezzato in tutto il mondo. La sua tecnica strumentale e compositiva è stata influenzata dalla musica rock, dal jazz di Louis Armstrong, dal chitarrista George Benson e soprattutto dal blues, in una sintesi fra elementi musicali e linguistici assai differenti, interpretati con vena del tutto personale e creativa.
La sua passione per i più svariati generi musicali (da Elvis Presley a Roberto Murolo) ha dato origine a un nuovo stile da lui stesso denominato "tarumbò", a indicare la mescolanza di tarantella e blues, assunti come emblema delle rispettive culture di appartenenza. Pino Daniele, da tempo sofferente di seri problemi cardiaci, ebbe un infarto presso la sua casa di Orbetello in Toscana, nel gennaio del 2015. Giunto all'ospedale Sant'Eugenio di Roma, dopo vani tentativi di rianimazione, morì nella tarda serata. La sua scomparsa provocò forti risposte emotive, soprattutto a Napoli, dove una folla di circa 100mila persone si è riunì in piazza del Plebiscito la sera del 6 gennaio per commemorarlo cantando le sue canzoni.