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Cuadrado, il rosso divide ancora, Sacchi: 'Troppo severo'

Continua a far discutere il cartellino rosso sventolato in faccia a Juan Cuadrado da Fabbri in Lazio-Juve. Il colombiano è entrato ha bloccato l'azione di contropiede di Lazzari che non aveva altri avversari di fronte a se ma si era buttato la palla in posizione laterale. L'ex allenatore del Milan e ct della nazionale Arrigo Sacchi è convinto che la decisione del direttore di gara sia stata troppo severa: "​I biancazzurri hanno più spazio e tempo per le giocate - scrive su La Gazzetta dello Sport -. Si infortuna Bentancur, uno dei migliori. Tutta la squadra non riesce più ad avere il dominio del gioco. I laziali si avvicinano sempre di più all’area avversaria e palleggiano con Luis Alberto. Nel secondo tempo e in particolare dopo l’espulsione, per me forse troppo severa di Cuadrado, la Lazio di Inzaghi dilaga.

DIFESA - Sacchi, nel suo editoriale, difende anche Sarri e avverte i giocatori della Juve: "​​Occorre un gruppo che possegga, prima di tutto: modestia, generosità, passione ed entusiasmo. Un team con etica del collettivo e del lavoro, con un obiettivo condiviso e dove tutti durante la settimana lavorano con impegno dando tutto se stessi".