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FOTO LUCIANO CRAVERO

Bra, inaugurato il Presepe artistico ambientato nella chiesa della Croce (FOTO)

Il taglio del nastro è avvenuto domenica 8 dicembre alla presenza di tante autorità

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Domenica 8 dicembre si è alzato il sipario sul grandioso presepe artistico, che potrà essere ammirato nella chiesa della Croce di Bra domenica 15 dicembre e da domenica 22 dicembre fino a lunedì 6 gennaio 2020, dalle ore 15 alle ore 19.

Prima della benedizione, don Gilberto Garrone, parroco della chiesa di San Giovanni Battista, ha ricordato il valore dell’accoglienza, richiamato dal presepe: “Una delle grandi sfide dei nostri tempi è la capacità di stare insieme nella diversità e di accogliere chiunque porti in mezzo a noi simboli di pace. Ci saranno sempre sfide, ma la sfida non è una disgrazia così come non lo è la crisi. I cambiamenti servono per crescere, perciò anche noi siamo chiamati a crescere nella fiducia e nella fede. Mettiamo da parte linguaggi e simboli che ci disuniscono e chiediamo a Dio di benedire i simboli di pace, come il presepe, di cui abbiamo tutti bisogno”.

Al taglio del nastro era presente una delegazione dell’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco di Bra, Gianni Fogliato, che ha rinnovato gli auguri, perché le prossime festività siano segnate dall’entusiasmo dimostrato dagli artefici del presepe: “Il presepe è anche la rappresentazione della comunità cittadina coniugata al tempo passato e presente. Nel vedere le comunità di ieri, ricordiamoci di vivere oggi lo spirito di pace e di accoglienza che ci ispira il Natale”.

Anche il vicesindaco Biagio Conterno non ha risparmiato complimenti per un’opera che richiama tanti significati: “Il presepe della Croce si riconferma come uno dei più suggestivi, interessanti e carichi di significato. Attorno a questo allestimento c’è una comunità costituita da volontari che ogni anno danno vita ad una rappresentazione che è un capolavoro di artigianato, pazienza, competenza e conoscenze tecniche. È un bel modo per iniziare il periodo del Natale in una città come Bra che ci tiene ad esaltare le proprie eccellenze enogastronomiche, scolastiche, culturali, artistiche. Ed il presepe della Croce è certamente un prodotto di eccellenza braidese, che merita di essere visitato da cittadini e turisti in un circuito di largo respiro”.

Quindi, via libera al pubblico e al rinfresco di benvenuto, che ha pure accompagnato il passaggio di consegne tra i rettori dell’Associazione con Caterina Graglia e Luisa Brizio che hanno ceduto il testimone alla signora Clara Raviola Testa ed alla professoressa Consolata Sobrero Cagnis di Castellamonte.

Che cosa fanno i Rettori ce lo ha spiegato la signora Caterina Graglia, che ha ricoperto questa carica per quattro anni: “Santa Croce è una chiesa consacrata e nelle occasioni di apertura mettiamo i fiori freschi alla Madonna oppure piante fiorite. Nel mese di maggio animiamo il rosario e poi facciamo anche offerte”.

La visita al presepe è stata illustrata dalle parole dell’avvocato Pier Giorgio Pirra, presidente dell’Associazione Amici del Presepe della Croce: “Papa Francesco è stato di recente a Greccio per ricordare che il presepe realizzato per primo da san Francesco è simbolo di pace e di fratellanza e, quindi, va allestito nelle case, nelle scuole, negli uffici. In adesione al messaggio del Papa, il nostro scopo è triplice: allestire il presepe; manutenere e conservare questa bella chiesa; la solidarietà. Nessuno dei volontari è retribuito per l’attività svolta e tutto quello che riceviamo lo ridistribuiamo a S.O.S. Bra chiama Bra, ai progetti di padre Ottavio a Capoverde ed a famiglie bisognose che ci vengono segnalate”.

Il richiamo ai nobili valori della condivisione e della vicinanza ai più deboli è dato dai molteplici messaggi di pace, comunicati da una ricostruzione animata che sembra prendere vita negli occhi di chi osserva. Merito di un’azione laboriosa a più mani, che ha richiesto tempo ed anche sforzi economici volti a garantire la conservazione degli ambienti espositivi.

L’Associazione Amici del Presepe della Croce è composta da un cenacolo di dodici volontari ed opera dal 1992 in questo settore, mettendoci dedizione ed entusiasmo. Il presepe viene allestito con grande impegno e ogni anno viene smontato e ricostruito con novità importanti. Decine di statue meccaniche riempiono il paesaggio, creando scene di lavoro e di vita quotidiana. L’opera si estende su una superficie di circa trenta metri quadrati con lo scopo di emozionare lo spettatore, prenderlo per mano e condurlo per qualche istante in un luogo fuori dal tempo, dove rivivere la magia del Natale.

È questo il segreto ed il fascino del presepe che per 27 anni ha attirato migliaia di visitatori. Montagne imbiancate, cascinali pittoreschi, un florilegio di piante, frutti e verdure, per ripercorrere gli ambiti affascinanti della campagna braidese a cui si aggiunge l’ambiente urbano, popolato da personaggi noti e meno noti.

Tra tutti è possibile riconoscere la sagoma di cittadini illustri, come Carlin Petrini, Bruna Sibille e chi più ne ha più ne metta. Sono davvero tanti i particolari che si potranno ammirare fino all’Epifania, in questo piccolo mondo che attende la Natività.

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I nuovi rettori per il 2020 (FOTO LUCIANO CRAVERO)
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