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Il presidente dell'Inps: "Le due orfane non devono pagarci nulla"

Pasquale Tridico spiega che la richiesta di risarcimento era un atto dovuto per evitare la prescrizione. E aggiunge che l'ente previdenziale si stava già occupando della vicenda, che riguarda le due minorenni di una coppia morta a Marina di Massa nel 2013

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Dice che l’atto emesso “era dovuto, necessario per evitare la prescrizione” e che la storia delle ragazzine toscane “è paradossale. Non dite mai più che l'Inps è una sanguisuga, non avremmo mai dato esecuzione all’atto”. Il presidente dell’Istituto nazionale di previdenza sociale, Pasquale Tridico, chiarisce la posizione dell’ente previdenziale in merito alla richiesta di risarcimento avanzata dall’Inps alle orfane del femminicidio di Marina di Massa. In quell’occasione, il 28 luglio 2013 Marco Loiola uccise l’ex moglie e madre delle due ragazzine e poi si tolse la vita. Sul caso dell’indennizzo è intervenuto ieri anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Tridico spiega che se l’atto non fosse stato pubblicato prima della prescrizione, il responsabile avrebbe dovuto rispondere per danni erariali. E aggiunge che l’Inps già da tempo si stava occupando della vicenda, che era stata esaminata da vari uffici della direzione generale con l'Avvocatura della Toscana, in collaborazione con la nostra sede di Massa Carrara. Il presidente dell’ente previdenziale ribadisce che “le ragazze non avrebbero mai pagato quella cifra”.

In un'intervista al Corriere della Sera, Tridico ha detto che incontrerà il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo sulla vicenda delle ragazzine Loiola e ha precisato che la soluzione normativa non è l’unico modo per affrontare questo caso. A tal proposito, ha spiegato che ci si può rivolgere all’Avvocatura per chiedere un parere interpretativo che venga incontro alle due orfane. "Mi sembra evidente - prosegue Tridico - che in questo caso le vittime sono le figlie. Eppure la burocrazia ha finito con il far ricadere su di loro, in quanto eredi, la responsabilità di un padre omicida".

Inoltre, il presidente dell’istituto di previdenza sottolinea che è stato da poco attivato un fondo di 12 milioni di euro per tutelare le donne vittime di violenza. Si tratta di soldi non ancora utilizzabili perché "non sono ancora stati stabiliti i criteri di accesso a questo fondo”, come precisato da Tridico, il quale evidenzia che la cifra stanziata non è certamente sufficiente. “Ma ce l'abbiamo presente le cifre di queste violenze? - continua -. Sono numeri che fanno girare la testa”.

Il presidente dell’Inps comprende bene quello che stanno vivendo le due ragazzine toscane perché anche sua sorella è stata uccisa da suo marito. Tridico racconta che il fatto è successo quando lui era ragazzo e quando omicidi di questo tipo non erano ancora diffusi. "Per me, mia sorella era ben più di una sorella. Io sono l'ultimo di sette fratelli, lei era la primogenita. Per me alla fine era una seconda mamma - conclude il presidente dell’Inps -. Io cerco di fare quello che posso e cerco di combattere il fenomeno e proteggere di conseguenza le vittime”.