Gianni Morandi, le più belle canzoni
Le più belle canzoni di Gianni Morandi, tra i cantautori più famosi e importanti della storia della musica italiana
40 album in studio e 90 singoli per Gianni Morandi, una delle colonne portanti della musica italiana con oltre 50 milioni di dischi venduti. Cantautore, attore e conduttore, l’artista bolognese è stato per ben due anni anche il padrone di casa del Festival di Sanremo e inoltre presidente onorario del Bologna F.C. dal 2010 al 2014. La sua lunghissima carriera inizia nel 1962, prima però si cimenta nel pugilato e partecipa a numerosi concorsi per voci nuove e sagre paesane. Nel 1962 vince il Festival di Bellaria e grazie ad un arbitro di pugilato approda a Roma. Dopo aver cantato tre successi dell’epoca viene assunto dalla RCA Italiana. Il debutto arriva nello stesso anno e da lì in poi vende milioni di copie in tutto il mondo. Nel corso della sua storia musicale incontra anche periodi difficili e complicati, ma riesce sempre a rinascere grazie anche alla capacità di sapersi reinventare. Ancora oggi sulla cresta dell’onda, Gianni Morandi è a tutti gli effetti tra gli interpreti più importanti della storia della musica italiana. Difficile racchiudere la sua carriera in pochi brani, considerando sua capacità di attraversare ben sei decenni. Tra i suoi più grandi successi bisogna ovviamente ricordare questi brani:
- Andavo a cento all’ora
- Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte
- In ginocchio da te
- Non son degno di te
- C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones
- Scende la pioggia
- Occhi di ragazza
- Si può dare di più
- Vita
- Uno su mille
- Bella signora
- Banane e lampone
- Volare
Dagli esordi ai successi degli anni Ottanta
Esordisce nel 1962 con “Andavo a cento all'ora”, brano di notevole successo scritto da un emigrante in Francia. Il successo è immediato e viene bissato da “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte”, “Non son degno di te” e “In ginocchio da te” incisa due anni dopo. Quest’ultima canzone vince il Cantagiro 1964. Il brano vende oltre un milione di copie restando per 17 settimane consecutive al primo posto.
Nel 1966 compie la prima svolta con “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”, canzone "di protesta" scritta dal giovane cantautore Mauro Lusini contro la guerra del Vietnam. L’arrangiamento è curato da Ennio Morricone. Due anni dopo è il turno di “Scende la pioggia”, mentre nel 1970 incide “Occhi di ragazza”. Negli anni Ottanta canta con Tozzi e Ruggeri in “Si può dare di più” che vince il Festival di Sanremo del 1987. Il brano è composto da Giancarlo Bigazzi, Umberto Tozzi e Raf e nasce dall’esperienza dei tre nella Nazionale Cantanti. “Si può dare di più” divenne l'inno ufficiale e rimase al primo posto in classifica per sette settimane. In quegli anni Gianni Morandi duetta anche con Lucio Dalla in “Vita”, altro brano entrato nella storia della musica italiana. Da solista incide invece “Uno su mille” e “Bella signora” confermando il suo grande successo discografico.
Dal 1990 al 2017
Gli anni Novanta si aprono con “Banane e lampone”, brano che ammicca ai tormentoni spagnoli. Gianni Morandi si esibisce anche in duetto con Barbara Cola “In amore” e conquista il secondo posto al Festival di Sanremo. Il grande successo lo spinge a creare i concerti “MORANDI MORANDI” che registrano un incredibile successo e permettono al cantautore di cantare dal vivo per oltre un anno registrando 270 date nei teatri italiani, con alcune tappe in Europa, negli USA e in Canada. Tra gli anni 2000 e 2017 si dedica a numerosi progetti televisivi ma non abbandona la musica pubblicando sette album di inediti. Proprio nel 2017 duetta con Rovazzi in “Volare”, singolo che vende oltre 200 mila copie e che conferma la sua capacità di reinventarsi.