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Arcelor Mittal, Patuanelli: “Il governo è pronto a intervenire”

Ex Ilva, dentro Cassa depositi e prestiti, Snam, il gruppo Arvedi di Cremona e Trieste e ArcelorMittal

Ex Ilva, Patuanelli:  "Pronti a fare la nostra parte, almeno per una transizione"

"Nel caso in cui non riuscissimo a trovare un punto d'incontro con ArcelorMittal, il governo e' pronto a fare la sua parte, almeno per una transizione che potrebbe durare alcuni mesi, ma questo non e' nemmeno il piano B, e' un piano D": cosi' il ministro per lo Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, in un'intervista al Financial Times sul negoziato in corso per il salvataggio dell'ex Ilva. "La soluzione preferita e' che ArcelorMittal continui in Italia, ma non e' una soluzione che accetteremo a tutti i costi", ha detto Patuanelli sottolineando che il governo e' "disposto a lavorare con investitori stranieri" per un'eventuale co-partecipazione pubblica, "ma ci deve essere un passo nella nostra direzione".

Infatti in mattinata La Repubblica ha raccontato di  un’operazione molto complessa con dentro un partner pubblico come Cassa depositi e prestiti, un’azienda controllata dallo Stato come Snam, il gruppo Arvedi di Cremona e Trieste e infine, ancora, ArcelorMittal.  Questo sarebbe il piano del governo per salvare le acciaierie di Taranto e le migliaia di posti di lavoro che dipendono dalle sorti dell’ex-Ilva. "Nessuna fuga degli indiani, nessuna lettera con l’offerta di un miliardo di euro pur di andar via, giurano al ministero dello Sviluppo. L’obiettivo di Giuseppe Conte e Stefano Patuanelli è quello dichiarato fin dal primo giorno: ridurre al massimo i licenziamenti ma soprattutto, cominciare una riconversione che parta proprio dalla produzione dell’acciaio con una tecnologia più pulita".