Huawei resta con Android: HarmonyOS non andrà sugli smartphone
Il presidente della divisione software di Huawei ha chiarito che HarmonyOS andrà su tutti i dispositivi dell’azienda fatta eccezione per tablet, computer e smartphone.
by Roberto PezzaliDoveva essere un sistema operativo universale, adatto ad ogni dispositivo, ma HarmonyOS, l’innovativo OS creato da Huawei e basato su un microkernel non arriverà su smartphone, tablet e computer. A confermarlo nel corso della presentazione di un flagship store è stato il presidente della divisione software di Huawei Consumer, Wang Chenglu.
L’obiettivo resta sempre quello di sviluppare il proprio sistema operativo e di sfruttarlo sia per i prodotti destinati alla Cina sia per quelli che invece verranno venduti in tutto il mondo, ma la platea di prodotti si riduce: smart speaker, smart watch, wearable e TV saranno i prodotti sui quali HarmonyOS arriverà prima.
Per smartphone e tablet si resta con Android; per i computer con Windows. Wang lo dice chiaramente, Huawei per gli smartphone continua a preferire Android e nonostante non sia possibile ad oggi installare i Google Play Services resta più praticabile la strada “Huawei Mobile Services” con Android. Già oggi in Cina Huawei vende smartphone con Android e i suoi servizi, in Europa cercherà di fare lo stesso.
Proprio per questo sta lavorando con gli sviluppatori per incentivarli, anche economicamente, a caricare le loro app, una volta modificate e “de-googlizzate”, su Huawei App Gallery. Non sarà facile, ma è comunque una bella sfida per Huawei ed è sicuramente più semplice che cercare di portare HarmonyOS sugli smartphone, prodotti troppo complessi per un sistema operativo che ancora non è maturo.
Negli USA prosegue il ban
Wang Chenglu ha confermato che HarmonyOS viene costantemente migliorato e che lo sviluppo continua, ma la versione open source arriverà solo ad agosto del prossimo anno e probabilmente passerà ancora qualche anno prima di avere una versione completa e stabile. Le prossime settimane saranno cruciali per Huawei: il dipartimento del Commercio ha infatti iniziato a rilasciare le licenze speciali che permettono ai produttori USA di commerciare con Huawei, e Microsoft può finalmente vendere le licenze per i Matebook che torneranno così sugli scaffali con Windows.
Oltre a Microsoft anche altre aziende hanno ricevuto la licenza, ma apparentemente non Google, l’unica licenza che a Huawei interessa davvero. Qui si possono far tre ipotesi: la prima è che la licenza sta per arrivare, e tutto tornerà come prima. La seconda è che gli Stati Uniti tengono la licenza più importante come arma di scambio per qualche altro accordo con la Cina: tutti sono consapevoli che la firma sul foglio di Google è quella che più interessa a Huawei.
La terza, poco probabile ma possibile, è che Google non abbia fatto richiesta: in un clima di monopolio se Google non vende una licenza a Huawei la vende ad un competitor di Huawei, i soldi Google li fa lo stesso. Huawei ha deciso di tempo di costruire il suo OS con i suoi servizi, e difficilmente tornerà indietro: Google potrebbe aver deciso di non facilitare la vita ora a quello che domani diventerà un competitor. Difficile, ma come abbiamo detto possibile.